- Pubblicazione il 29 Marzo 2018
Nel primo numero del 2018 troviamo in apertura un Commentario di Gennaro D’Amato relativo al documento G7 presentato a Milano nel Novembre 2017, anno di presidenza G7 dell’Italia. Il documento ha avuto come tema principale l’inquinamento atmosferico, le variazioni climatiche e il relativo impatto sulla salute dell’uomo. In particolare, nel documento sono stati affrontati diversi argomenti di interesse pneumologico, come le patologie respiratorie ostruttive e le loro interazioni con l’ambiente, la necessità di ridurre la diffusione della tubercolosi e i danni da fumo di tabacco, la problematica delle infezioni resistenti agli antibiotici e l’esigenza di potenziare la ricerca su vaccini e nuovi antibiotici attivi contro germi resistenti.
In un Articolo originale Sabrina Buoro e coll. discutono i risultati preliminari di un’indagine gestita dal Gruppo di studio “Liquidi cavitari” della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC) e l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) con lo scopo di chiarire il percorso diagnostico basato sull’analisi del liquido pleurico. In quest’ottica la collaborazione tra Medicina di Laboratorio e discipline cliniche è fondamentale poiché è finalizzata a definire, nell’ambito delle fasi preanalitica, analitica e post-analitica, procedure e tecniche che garantiscano informazioni idonee ad indirizzare un processo decisionale clinico. L’indagine è stata condotta mediante l’invio on-line di un questionario a tutti i soci di SIBioC e AIPO. A parte alcune problematiche relative alle modalità di comunicazione, all’impiego di metodi validati e alla refertazione, dal sondaggio è emerso un feedback positivo che evidenzia l’interesse su un argomento particolare come la gestione del liquido pleurico.
Per la Serie Ipertensione polmonare troviamo un contributo di Lavinia De Monte e Alessandro Bertani in cui viene affrontato il tema del trapianto del polmone nei pazienti affetti da ipertensione polmonare e che, nonostante la terapia medica massimale, vanno incontro ad una progressione della patologia. In questo contesto è fondamentale la scelta adeguata dei candidati e la collaborazione tra il centro trapianti e il team di cura in quanto è necessario ottimizzare le probabilità di successo considerata la scarsità di organi disponibili e la complessità dell’intervento.
Daniele Rodriguez e Claudia Boscarato presentano un lavoro per la Serie Cure palliative precoci non oncologiche in cui discutono di dichiarazioni anticipate di trattamento, tema attuale vista la recente approvazione della legge 219 del 22/12/2017. Le dichiarazioni anticipate di trattamento comprendono la volontà espressa da persona capace di autodeterminarsi in merito ai trattamenti sanitari ai quali intende essere o non essere sottoposta qualora, in presenza di malattie ad evoluzione nota o imprevedibili, non fosse più capace di manifestare validamente le proprie determinazioni, designando generalmente un fiduciario incaricato di decidere in sua vece.
Ufficio Stampa AIPO