- Pubblicazione il 18 Gennaio 2021
I volumi dei pazienti COVID positivi che necessitano di ricovero sono nell’ultimo periodo relativamente stabilizzati su numeri che superano costantemente i 250 pazienti mediamente presenti al giorno sui due stabilimenti. E’ quindi particolarmente flessibile la conseguente gestione dei settori di degenza, che in base all’andamento epidemiologico dei pazienti che accedono in Pronto Soccorso vengono organizzati per accogliere positivi, o quando i volumi lo consentono ripristinati e dedicati alla presa in carico di pazienti no COVID.
La parola al prof. Enrico Clini, Direttore Malattie Apparato Respiratorio
Possiamo dare per assodato che la stagione invernale favorisce la diffusione dei virus, compreso il SARS-CoV-2. Abbiamo a disposizione alcuni dati sperimentali di laboratorio che mostrano come le temperature calde e umide rallentino la diffusione del virus, anche se al momento mancano dati sostanziali a dimostrare queste rilevazioni. D’altra parte, abbiamo visto che il virus si è diffuso, nei diversi emisferi, anche nelle stagioni calde sebbene (come nel caso dell’Italia) in misura minore. Di conseguenza, allo stato attuale, in attesa che la vaccinazione dia i risultati sperati, occorre limitarne la diffusione soprattutto con il distanziamento, i presidi di protezione e l’igiene delle mani a prescindere dalla stagione. Sebbene manchino ancora i dati definitivi, l’esperienza suggerisce che l’influenza abbia avuto un impatto meno importante, rispetto agli altri anni, proprio grazie alle misure di protezione e distanziamento che limitano la diffusione da COVID-19 e che questa malattia pandemica in corso abbia un impatto sull’ospedalizzazione più alto del 20% di quella dell’influenza, per quanto riguarda non solo il ricovero in ospedale ma anche la necessità di ricorrere a terapie ventilatorie più o meno invasive, oltre che, purtroppo, ai decessi.
Fonte: https://www.aou.mo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4386