- Pubblicazione il 04 Marzo 2020
Il comitato tecnico scientifico, voluto da Conte, ha inviato al Ministero della Salute le raccomandazioni da diffondere a tutta la popolazione. Tali indicazioni non riguardano solo le zone più colpite, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ma l’intero territorio nazionale e potranno essere integrate nel decreto del Presidente del Consiglio del 1 marzo e avere validità 30 giorni. I provvedimenti verranno comunque rivalutati ogni 2 settimane e rimodulati in base all’evolversi dell’epidemia.
In particolare, si raccomanda alle persone che hanno più di 75 anni e a quelle con più di 65, che sono malate, di non frequentare luoghi affollati. A tutti si raccomanda di evitare abbracci o strette di mano e di mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone. Manifestazioni sportive solo a porte chiuse. Rinviati a data da destinarsi incontri pubblici, convegni e congressi, in particolare quelli che riguardano il personale sanitario e dei servizi di pubblica utilità, per renderlo disponibile per l’emergenza Coronavirus. Si propone inoltre di limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo.
Il Comitato scientifico ricorda inoltre alcune raccomandazioni di carattere igienico-sanitario che sono indispensabili per contenere il diffondersi dell’infezione. Viene raccomandato di starnutire e tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie e di evitare scambi di bottiglie e bicchieri in particolare durante le attività sportive.
“In un momento di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo non resta che affidarsi alla Scienza e alla Ricerca. In momenti di difficoltà come questo non mancano però gli interrogativi” commenta Carlo Zerbino, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri- Italian Thoracic Society (AIPO-ITS). “Oggi al servizio sanitario nazionale viene richiesto uno sforzo enorme in termini di impegno, competenze, energie, tempi e risorse. E’ lo stesso sistema sanitario al quale, in tempi diversi, le stesse risorse, umane ed economiche, sono state negate o comunque fortemente ridotte. Chi un tempo ha messo in forte discussione il valore dei vaccini ora tace e rimane silenziosamente lontano dai media” continua Carlo Zerbino.
“Quello che oggi chiediamo alla Scienza è la scoperta di un vaccino in grado di contrastare la diffusione del nuovo virus ma, si sa, i tempi non saranno brevi. Si stima che saranno necessari almeno sei mesi o un anno per avere a disposizione un’arma di questa portata. Quel che è certo è che in tempi non sospetti siamo stati miopi e poco lungimiranti, ignari e poco attenti a un servizio sanitario pubblico, che tenta di non perdere il suo carattere universalistico, al quale ora stiamo chiedendo davvero tanto. Forse troppo.”
“Per quanto concerne, il rinvio di convegni e congressi, in particolare quelli che riguardano il personale sanitario, proposto dal Comitato scientifico, proviamo a dare uno sguardo ai numeri” continua Carlo Zerbino. “Nel 2018 in Italia sono stati complessivamente realizzati 421.503 eventi con un almeno 10 partecipanti ciascuno e della durata minima di 4 ore (+5,8% rispetto al 2017), per un totale di 28.386.815 partecipanti (-2,4%) – mediamente 67 persone hanno preso parte all'evento (in diminuzione rispetto alle 73 del 2017) – e 42.319.349 presenze (-2,4%). [i]
“Alla luce di questi dati è evidente che tale provvedimento, che rimane l’unica strada percorribile, avrà profonde ricadute sul sistema di formazione in Medicina. L'unico sistema in grado di aggiornare le professioni sanitarie. Questi effetti rischiano di mettere in ginocchio tale comparto. Ci auguriamo quindi che il Governo adotti specifici provvedimenti al fine di sostenere il sistema della formazione Medica in un’ottica di ripresa e di crescita dello stesso” conclude Carlo Zerbino.
Ufficio Stampa AIPO
Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi - OICE –Anno 2018, Federcongressi