- Pubblicazione il 26 Aprile 2011
E’ da oggi disponibile per consultazione nella sezione LETTERATURA il Position paper AIPO “Cure palliative dei pazienti con patologie respiratorie croniche avanzate non oncologicheâ€. Il documento, condiviso da SIAARTI e ARIR è frutto del lavoro di una Task Force di pneumologi, rianimatori, psicologi e fisioterapisti, coordinata da Nicolino Ambrosino, Enrico M. Clini, Stefano Nava e Michele Vitacca, con l’obiettivo di aiutare i diversi operatori sanitari a migliorare la comunicazione delle “cattive notizieâ€, coinvolgere parenti e caregiver nelle decisioni di cura, palliazione e fine vita e individuare un possibile percorso domiciliare per il paziente.
Il documento è rivolto a medici specialisti pneumologi, rianimatori, palliativisti, neurologi, medici di medicina generale, associazioni di pazienti e al personale non medico che partecipa attivamente nell’equipe di cura.
“Potremmo definire la medicina palliativa “la medicina che cura fino alla fineâ€. La fine è la morte, quell’evento individuale che nei paesi cosiddetti sviluppati non è più socialmente accettato, al punto tale da riassorbire in questa “non accettazione†anche la malattia, almeno nella fase nella quale essa “non sembra più curabileâ€â€¦
…Lo scopo della medicina palliativa non è prolungare la “vita†a tutti i costi ma impedire che la devastazione dolorosa, fisica e mentale, giunga prima del necessario e distrugga ancora di più ciò che può spegnersi con dignità . In questo modello di azione il tema della comunicazione diventa centrale e determinante, perché il rifiuto della morte opera costantemente negli individui e nel contesto sociale che li circonda ed è proprio combattere questo rifiuto, esplicitamente o meno, il primo atto curativo della medicina palliativa. Avvicinarsi al paziente ed alla sua famiglia con il chiaro intento di non eseguire atti “inutili alla curaâ€, comunemente intesa, ma di eseguire atti utili alla dignità ed al dolore, necessita di strumenti di comunicazione individualmente delicati e dedicati…
… Il lavoro multiprofessionale che viene presentato è il frutto di menti consapevoli e competenti ma anche in grado di compatire, soffrire con, coloro che si propongono di assistere. È un lavoro complesso, con regole dettate dalla scienza e dalla coscienza, che promuove e descrive quello che tutti ci attenderemmo di ricevere in “quei momenti†nei quali ciascuno chiude progressivamente i conti ed i bilanci della sua vita: rispetto e compatimento se l’autocoscienza ci accompagna ed ancor più se la coscienza è assopita o annullata.â€
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La Redazione AIPONET