- Pubblicazione il 06 Maggio 2010
In queste settimane la Commissione Nazionale per la formazione continua (CNFC) sta rivedendo le regole per il riordino del sistema ECM e nelle riunioni che si stanno susseguendo anche a vari livelli, pare certa l’attuazione integrale, a decorrere dal 1° maggio, delle disposizioni contenute nel Regolamento applicativo dei criteri oggettivi per il riordino del sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) di cui all’accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009, disponibile sul sito del Ministero della Salute.
Il regolamento, nell’intento di risolvere l’annoso problema del conflitto d’interessi – reale o potenziale – generato dalle sponsorizzazioni dell’industria Farmaceutica delle attività ECM, prescrive norme fortemente condizionanti per il ruolo degli sponsor commerciali, che di fatto li scoraggiano dal sostenere economicamente gli eventi formativi rivolti al personale sanitario.
Queste norme, insieme ad altre rivolte ai Docenti, costituiscono il complesso del Regolamento applicativo ed appaiono destinate a essere operative a partire da sabato 1° maggio 2010 e sembrano fondate sul preconcetto di identificare i Responsabili Formativi ed i Relatori di Corsi ECM come portatori di interesse esclusivo.
Questa decisione della Commissione ECM, sostenuta dal Ministero della Salute, potrebbe determinare a partire dal 1° Novembre 2010 il blocco delle sponsorizzazioni da parte di Farmindustria come già accaduto nel ultimi mesi del 2006 e all’inizio del 2007 con l’annullamento di tutti gli eventi di formazione medico-scientifica.
La possibile destituzione dello sponsor commerciale da ogni funzione imprenditoriale e di immagine nell’impianto ECM, non solo non considera in alcun modo le risorse finora investite nel Sistema ECM, ma potrebbe determinare il blocco di quegli investimenti etici e trasparenti che avranno drammatica ripercussione sia sulla qualità sia sulla quantità dell’attività formativa e congressuale.
L’interruzione di tali attività non riguarderà solo gli incontri educazionali-formativi disseminati su tutto il territorio nazionale, ma, in scala coinvolgerà il “congressuale” nazionale ed internazionale, penalizzando quanti hanno creduto alla possibilità che anche in Italia si fosse capaci di dare trasparenza in un settore sempre visto con molta diffidenza.
Se la regolamentazione ECM continuerà ad essere terreno di scontro tra l’Industria Privata e l’Istituzione Pubblica, la categoria medica non potrà che essere soccombente, se non si mostrerà in grado di difendere e promuovere la propria capacità etica e la propria professionalità scientifica di fare formazione continua.
AIPO in qualità di Provider ECM (818) non perderà l’opportunità di ribadire nelle sedi opportune il ruolo delle Società Scientifiche a tutela delle Specialità e della Pneumologia in particolare, ma anche la validità del Sistema ECM, dimostrando come la formazione continua in medicina si può fare salvaguardandone eticità ed indipendenza a vantaggio del miglioramento della prestazione sanita
Franco Falcone
Presidente AIPO
Carlo Zerbino
Direttore Generale