- Pubblicazione il 03 Marzo 2014
Nel primo numero del 2014 della Rassegna troviamo un Documento di Isa Cerveri e coll., a cura del Gruppo di Studio AIPO Fisiopatologia Respiratoria ed Esercizio Fisico, sulle prove di funzionalità respiratoria.Il Documento è nato dall’iniziativa di un gruppo di lavoro della Regione Veneto interessato alla problematica della refertazione e interpretazione delle prove di funzionalità respiratoria (PFR) ed è frutto di un ampio lavoro di discussione e revisione nel corso di alcuni eventi formativi nazionali e regionali tenutisi nel 2013. Il Documento si pone diversi obiettivi, tra cui una standardizzazione delle PFR ed una definizione dei criteri interpretativi volti a generare un’ipotesi diagnostica congruente rispetto al quadro clinico, ed è rivolto a differenti figure professionali: tecnici che eseguono le PFR, pneumologi che refertano le PFR, pneumologi clinici, medici specialisti di altre discipline, medici di medicina generale, Istituzioni Sanitarie.
Per la sezione Articoli di revisione Maria Rosa Mirenda e coll. si focalizzano sulla tematica della polmonite organizzativa (OP), uno dei principali pattern di risposta del polmone a danni di varia natura che si sviluppa negli alveoli e nei bronchioli distali. La OP, secondo la classificazione ATS/ERS del 2002, viene classificata tra le polmoniti interstiziali idiopatiche in considerazione della sua natura idiopatica e caratteristiche cliniche, fisiopatologiche e radiologiche, assimilabili a quelle di altre polmoniti interstiziali. La prognosi della OP è molto buona e in rari casi la malattia può presentarsi con un quadro di insufficienza respiratoria rapidamente progressiva.
Per la Serie “La Medicina Interna vista dallo Pneumologo” Alessandro Marchioni e coll., partendo dalla descrizione di un caso clinico, effettuano una approfondita analisi sugli aspetti clinici delle sindromi paraneoplastiche neurologiche, insieme eterogeneo di patologie del sistema nervoso, non determinate dall’effetto locale del tumore o dalla presenza di metastasi ed a patogenesi autoimmunitaria.Tali sindromi paraneoplastiche hanno un rilevante significato clinico in quanto nel 50-80% dei casi possono precedere la diagnosi di cancro.
Nella sezione Articoli originali Stefania Bertini e coll. descrivono l’esperienza del Centro per la Diagnosi e Trattamento dei Disturbi Respiratori Sonno Correlati (DRSC) della SOD di Terapia Intensiva Respiratoria Pneumologica dell’AOU Careggi di Firenze nel trattamento della sindrome delle apnee ostruttive indotte dal sonno (OSA) con protesi di protrusione mandibolare (MAD), in alternativa alla CPAP. Gli Autori presentano uno studio condotto su circa 250 soggetti sottoposti a monitoraggio cardio-respiratorio per sospetta OSA. I risultati dello studio portano gli Autori a concludere che le MAD possono essere considerate uno strumento alternativo alla CPAP in pazienti con OSA moderata-grave.
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La Redazione AIPONET