- Pubblicazione il 25 Maggio 2015
L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) compie 30 anni. In vista della manifestazione che si terrà a Roma l’11 Giugno per ricordare i trent’anni trascorsi dalla data in cui l’associazione è stata ufficialmente registrata, abbiamo raccolto il commento di chi ha vissuto gli anni della sua fondazione, ed è stato protagonista e fautore del percorso evolutivo che l’ha resa punto di riferimento per la specialità.
Ho avuto l’onore di presiedere AIPO per 2 mandati consecutivi dal 2001-2003 e 2003-2005 con il desiderio di contribuire a promuovere la nostra specialità in modo unitario ed efficiente dentro un’associazione democraticamente gestita.
Gli obiettivi fondamentali dei mandati da me espletati sono stati quelli di adeguare la Specialità alle moderne esigenze secondo criteri scientifici ed istituzionali, salvaguardare le prerogative della Pneumologia in ambito nazionale ed internazionale, consolidare la struttura organizzativa e sociale dell’Associazione.
Per raggiungere queste finalità, AIPO ha stabilito un rapporto diretto con numerose Istituzioni quali il Ministero della Salute attraverso le sue Direzioni Generali, l’Istituto Superiore di Sanità, le Commissioni Parlamentari di Camera e Senato.
Nel 2003 AIPO ha richiesto al Ministero della Salute la revisione delle codifiche, delle diagnosi e delle procedure SDO in ambito di patologie respiratorie, quali l’insufficienza respiratoria (IR), soprattutto sottolineando la necessità di una valutazione clinica e stadiativa; ha anche rappresentato il pesante danno epidemiologico secondario ad una non corretta interpretazione di queste patologie.
Nel 2004 AIPO ha partecipato al Gruppo di lavoro presieduto dalla dr. Paola Pisanti della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute per l’aggiornamento del decreto 329/99 e successive modifiche che ha discusso e concordato secondo criteri di efficacia ed appropriatezza le prestazioni erogabili in esenzione di spesa per patologie di nuovo inserimento nell’aggiornamento del decreto 329/99 quali BPCO e Sarcoidosi ed ha riconsiderato alcune patologie già comprese nel decreto quali asma bronchiale, insufficienza respiratoria cronica e tubercolosi bacillifera. Obiettivo del lavoro della commissione, oltre all’aggiornamento delle prestazioni per le patologie già riconosciute, il definitivo riconoscimento della BPCO e della sarcoidosi come malattie invalidanti.
In questo periodo, la vita dell’Associazione è sicuramente progredita: sotto la guida dei vertici associativi nazionali e regionali che ringrazio per il supporto efficace che mi hanno dato nel corso dei 4 anni della mia Presidenza .
Sono progredite anche le attività scientifiche, editoriali, organizzative e gestionali, nonché grazie alla disponibilità di molti colleghi e anche quelle di rappresentanza e quelle societarie che hanno avuto uno sviluppo importante. In particolare, l’attività organizzativa di Segreteria ha permesso il consolidamento di una sede centrale nazionale con un Direttore Generale, il Coordinamento organico delle Sezioni regionali, il finanziamento dei Gruppi di Studio, l’attuazione di importanti progetti scientifici e sociali ed in particolare la creazione di un nuovo statuto più aderente alle esigenze moderne.
Tutto questo è quanto avvenuto parallelamente nell’ambito della Comunità Pneumologica italiana (con il coordinamento della UIP e soprattutto con la costituzione della più innovativa proposta che la Pneumologia avesse sviluppato in quegli anni: la nascita della Fondazione Pneumologia UIP, nuovo motore gestionale e scientifico delle attività pneumologiche, con una partecipazione AIPO sempre più propositiva).
E’ chiaro che nel tempo la visibilità di AIPO si è modificata, non solo per lo sviluppo significativo delle attività, ma anche per l’aumento del numero dei Soci ed il costante sviluppo delle attività che hanno permesso anche un consolidamento delle risorse economiche .
Alla luce di un sistema sanitario interessato da un ampio ciclo di riforme, che ne hanno ridisegnato l’assetto organizzativo attraverso il progressivo decentramento delle responsabilità amministrative e gestionali, l’introduzione di criteri di competitività, l’applicazione del principio di uniformità dell’assistenza per le prestazioni ritenute essenziali, l’attribuzione di una piena autonomia legislativa e finanziaria alle Regioni, sia pure all’interno di un quadro normativo di riferimento stabilito a livello centrale, l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) ha inteso adeguare il suo assetto interno, con una presenza capillare in tutto il territorio nazionale e la costituzione e/o la riorganizzazione delle sezioni regionali più vicine ai bisogni del territorio, delle Aree Scientifiche con attività di coordinamento di gruppi di studio, delle Commissioni Nazionali con funzione di sviluppo sulle prospettive di miglioramento della qualità pneumologica. Questo assetto interno, accompagnato da una adeguata organizzazione di direzione tecnica e amministrativa, ci ha permesso di ottenere nel 2004 la certificazione di Qualità ISO 9001 (TUV) nell’area della formazione riconfermata poi negli anni successivi. In quel periodo l’Associazione ha voluto fare una scelta all’avanguardia, dotandosi di una struttura “AIPO Ricerche SRL”, poi diventata una grande realtà nel panorama delle Agenzie , che ha ancora oggi il compito di agevolare e facilitare la gestione societaria sotto il profilo organizzativo e di sostegno economico con conseguenze rilevanti sulla gestione dei Gruppi di Studio e delle Regioni, creando per i Soci numerosi Servizi.
L’importanza della competenza nel processo qualitativo del sistema sanitario, ci ha fatto credere nella necessità di implementare l’attività di formazione continua in medicina rivolta non solo agli Associati ma, e soprattutto, a tutti gli operatori del SSN, attivando programmi di e-learning. Per questo è nato AIPONET, elemento fondamentale con cui guidare attivamente i processi di cambiamento attraverso uno strumento moderno con definite regole comuni.
Con obiettivi di lungimiranza venne costruito il progetto DISEASE MANAGEMENT PNEUMOLOGICO, un approccio sistematico alla gestione globale della malattia, teso a misurare e migliorare gli outcomes non solo a livello individuale ma in termini di popolazione, mediante l’applicazione di interventi di prevenzione e trattamento integrati fra loro. In occasione del I Congresso AIPO di Telemedicina e applicazioni medico-informatiche, tenutosi a Bari il 29 e 30 ottobre 2004, è stato presentato il progetto globale Netcare in Pneumologia ed AIPONET, nato dallo sviluppo congiunto di AIPO, Saatchi & Saatchi Healthcare e Healthware Group, progetto antesignano delle moderne cartelle Cliniche inserite nell’ormai famoso “Progetto Mattoni” finalizzato alla digitalizzazione della Sanita. Netcare è una piattaforma di strumenti informatici modulari (progetto di e-Health) centrati su una cartella unica del paziente pneumologico studiata per accompagnarlo dalla sua prima presa in carico da parte di un reparto a tutti i successivi contatti con altre strutture sanitarie (day hospital, ambulatori specialistici) accessibile anche via Internet (oggi diremmo web 2.0) appunto nel portale di proprietà di AIPO: www.aiponet.it.
Numerosi percorsi innovativi di tipo formativo sono stati intrapresi dall’Associazione in quel periodo, e tra questi ricordo il corso di “General Menagement per Medici Dirigenti responsabili di divisioni e servizi pneumologici ospedalieri “cogestito con l’università la SDA-Bocconi di Milano, al quale hanno partecipato e si sono formati oltre 200 pneumologi.
In ambito di educazione medica continua, inoltre sono stati organizzati, con la partecipazione dei Gruppi di Studio, numerosi corsi di formazione per le differenti branche pneumologiche, quali il Corso di Oncologia polmonare, il Corso di Terapia intensiva, il Corso di Fisiopatologia Respiratoria, il Corso di Riabilitazione Respiratoria, il progetto Ospedali senza fumo, tutti fortemente apprezzati dalla comunità pneumologica.
Sempre nell’ottica della qualità della formazione erogata, AIPO ha sottoscritto accordi con UEMS per la collaborazione, ai fini di accreditamento, di eventi a carattere internazionale svolti sul territorio nazionale.
Le Sezioni regionali, grazie all’attività dei loro Direttivi, hanno affrontato in maniera più omogenea ed incisiva i problemi politico-sanitari delle rispettive realtà territoriali; la comunicazione è stata resa più efficace e finalizzata ad un maggiore coordinamento operativo, attraverso il lavoro della Segreteria nazionale, per affrontare e risolvere, anche alla luce dei rilievi epidemiologici, le problematiche delle singole Regioni. In tale ottica, su proposta presidenziale, il Direttivo nazionale ha destinato, sulla base di progetti mirati, fondi alle regioni per facilitarne l’attività in piani di intervento istituzionali.
Dal 2001 i Gruppi di Studio, grazie alle variazioni statutarie, hanno dato corso, per uniformità con il modello ERS, all’elezione del Responsabile da parte dei componenti di ogni singolo Gruppo, seguendo un criterio di rappresentatività democratica e dal 2003 sono stati sostenuti da finanziamenti orientati al sostegno di progetti e di programmi caratterizzati da progettualità scientifica
Numerose Commissioni Nazionali hanno prodotto documenti e progetti finalizzati ad una organizzazione dell’attività pneumologica.
La Commissione per l’informatizzazione ha coordinato le principali attività associative, per favorire il dialogo e la comunicazione tra i Soci, realizzando l’anagrafe degli iscritti e delle Unità operative (aggiornato e sistematico), mettendo in risalto le attività di AIPO anche nei confronti delle altre specialità, delle Istituzioni, dei mass media, dei cittadini, potenziando altresì l’efficacia dei progetti di studio e delle indagini epidemiologiche.
La Commissione per il rapporto con l’Università ha definito un rapporto operativo con i Colleghi della SIMeR, presentando un documento di obiettivi comuni nell’ambito del I° Pneumoforum UIP con l’obiettivo di promuovere lo scambio di informazioni e di chiarire gli attuali ruoli in ambito di formazione dello Pneumologo e delle altre figure professionali operanti in ambito pneumologico, alla luce delle attuali normative in tema di insegnamento specialistico e di formazione tecnico-scientifica. La Commissione ha anche richiesto la partecipazione attiva SIMER al fine di effettuare un censimento pneumologico ospedaliero ed universitario e sulle reali interazioni in ambito operativo.
La collaborazione con le Società Scientifiche con interessi affini o paralleli, è stata incrementata, soprattutto in ambito scientifico, congressuale ed editoriale: AIPO ha partecipato e ospitato Congressi Nazionali altre Società Scientifiche quali SIGO, ANMCO, Endoscopia Toracica, SIRMI, SIRM, AAITO, Chirurghi Toracici, SIMG ecc . Ricordo la produzione di documenti comuni quali il documento sullo screening della neoplasia polmonare con la SIRM, la revisione del testo “Linee guida nel trattamento e nella gestione delle malattie geriatriche”richiesto dalla SIGO, la partecipazione alla stesura delle linee guida contro il tabagismo dell’ ISS, la produzione di un progetto condiviso con SIMeR e SIMG sull’ epidemiologia delle malattie respiratorie.
L’attività editorialeistituzionale di AIPO, espressa nell’ambito di Ediaipo, è stata caratterizzata dalla “Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio”, organo ufficiale dell’Associazione, dalla pubblicazione di trattati, monografie, quaderni educazionali, annuari e della versione italiana delle pubblicazioni dell’ERS.
In ambito di editoria pneumologica, si è attuata l’acquisizione da parte della Fondazione Pneumologia- UIP, della quale AIPO è membro costituente, del 52% prima e del 78% successivamente delle quote di “Sarcoidosis”, rivista indicizzata, di grande prestigio per la Pneumologia italiana
La “Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio”, organo ufficiale dell’Associazione, alla fine del 2004, ha raggiunto un obiettivo storico quale l’inserimento in una delle banche dati internazionali più prestigiose: Excerpta Medica/Embase. Il risultato è stato a lungo perseguito con tenacia ed efficienza, mantenendo il livello della rivista su standard formali e di contenuto adeguati alla richiesta ed al conseguimento del Censimento internazionale.
Di grande ausilio per l’attività associativa è stata la formazione della consulta delle associazioni di pazienti operanti in ambito pneumologicoattuata dalla Commissione Associazioni dei pazienti.
L’Organizzazione dei Congressi Nazionali di Napoli nel 2003 e Venezia nel 2005ha richiesto un forte impegno condiviso con tutti i Soci AIPO; i programmi, molto vasti ed articolati, sono stati strutturati secondo le proposte dei Gruppi di studio, interagendo con le Società scientifiche affini per competenza e finalità secondo una visione interdisciplinare, e stimolando la partecipazione delle Istituzioni. Secondo tradizione sono stati organizzati numerosi corsi di formazione per le professionalità non mediche. Gli argomenti programmati nelle varie sessioni, oltre ad essere di grande attualità scientifica, hanno evidenziato grande valenza per il miglioramento professionale del personale impegnato nelle Unità operative pneumologiche.
Sono convinta che, la forza con al quale AIPO in questo quadriennio si è imposta nel mondo scientifico ed istituzionale, è stata legata alla condivisione dei “ colori e valori associativi”, al senso di appartenenza, alla grande professionalità correttezza ed onestà e credo che tutta l’attività sia stata legata sempre alla consapevolezza che gestione di AIPO non sia stata solo e unicamente gestione del quotidiano, ma attenzione al lavoro di tanti Colleghi, che, in silenzio e senza nulla pretendere, svolgendo il proprio lavoro accanto ai pazienti, hanno fatto grande la nostra Associazione.
Anna Maria Moretti