- Pubblicazione il 12 Maggio 2015
L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) compie 30 anni. In vista della manifestazione che si terrà a Roma l’11 Giugno per ricordare i trent’anni trascorsi dalla data in cui l’associazione è stata ufficialmente registrata, abbiamo raccolto il commento di chi ha vissuto gli anni della sua fondazione, ed è stato protagonista e fautore del percorso evolutivo che l’ha resa punto di riferimento per la specialità.
“Ricordo ancora quando andammo dal notaio. Era il 1985” commenta Claudio Ferdinando Roberto Donner. “L’associazione fu registrata con un atto notarile. Sono stato nel direttivo dal 1983 fino al 2003 e Presidente della società dal 1995 al 1997. Ho organizzato il primo grande congresso AIPO a Torino che vide più di 2500 partecipanti. Fu il primo grande congresso nazionale di pneumologia."
“Per quanto riguarda il futuro della specialità, ci sono due aspetti da sottolineare” continua Donner. “Da un lato si registra un evidente ridimensionamento a livello di organici. Come specialità abbiamo subito grossi tagli sia come ospedalieri che come universitari, perdendo primariati e cattedre. La crisi del sistema sanitario non ha colpito solo la pneumologia ma anche altre specialità di area internistica. Dall’altro lato però, da parte dell’azienda farmaceutica intravedo per i prossimi anni segnali positivi per quanto riguarda i progetti, le ricerche e i convegni legati al lancio di numerosi nuovi farmaci in area respiratoria.”
“Ritengo che in questo preciso momento storico sia fondamentale, per la specialità, coinvolgere sempre di più i giovani sia nelle iniziative scientifiche che operative, spesso purtroppo lasciati ai margini, promuovendone e valorizzandone l’attività e la formazione. E’ altrettanto importante riuscire ad arrivare alla popolazione generale comunicando al meglio gli aspetti preventivi e le caratteristiche delle malattie respiratorie nella maniera più chiara e divulgativa possibile, valorizzando presso il grande pubblico l’immagine della medicina respiratoria.”
“Conservo un bel ricordo dell’esperienza umana e professionale maturata in AIPO. Nel 2003 sono uscito dal direttivo ma il ricordo dell’associazione è sempre nel cuore” conclude Donner.
Claudio Ferdinando Roberto Donner