- Pubblicazione il 04 Maggio 2015
Dall’8 al 10 maggio 2015, presso la prestigiosa sede di Palazzo dei Papi a Viterbo, si è svolta la quinta edizione del convegno nazionale della Tuscia “Nuove prospettive nelle malattie respiratorie". L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri(AIPO), con il patrocinio della Asl, del comune di Viterbo, dell’amministrazione provinciale, dell’ordine dei medici e della Regione Lazio.
Il convegno è stato concepito per mantenere una tradizione di incontri biennali su argomenti attuali di pneumologia, di allergologia e di medicina del lavoro. L’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi relatori fra i più esperti della materia, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, si prefigge lo scopo di affrontare le principali tematiche riguardanti le malattie respiratorie in un contesto sanitario che sta rapidamente cambiando e che deve rispondere ad esigenze assistenziali caratterizzate oggi dall’invecchiamento della popolazione, dalla cronicità delle patologie, dai flussi migratori.
“La necessità di un migliore utilizzo delle risorse – spiega il responsabile scientifico del convegno e direttore dell’unità operativa di Pneumologia della Asl di Viterbo, Patrizia Scavalli -, esaminando nuovi modelli assistenziali come l’integrazione ospedale-territorio, l’assistenza domiciliare e la telemedicina, è ormai evidente a tutti noi. Il modello della rete pneumologica dei percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, dei profili di cura e di assistenza stilati in base alle ultime linee guida è quello che sta prendendo piede in quasi tutte le regioni d’Italia”.
Nella provincia di Viterbo la prevalenza e l’incidenza di malattie respiratorie si avvicina molto alla media nazionale, sia per motivi epidemiologici (sono infatti la prima causa di ricovero ospedaliero), che socioeconomici. “Gli effetti dell’inquinamento e le infezioni respiratorie emergenti – prosegue Scavalli – sono oggi un problema di salute pubblica che la classe medica deve tenere presente, specie quando ad esserne colpiti sono le fasce deboli della popolazione. Ancora alto è il numero di malattie respiratorie professionali da inalazione di polveri pneumoconiogene nel distretto industriale di Civita Castellana, anche se stanno aumentando le malattie respiratorie professionali causate dall’inalazione di nuove sostanze utilizzate in agricoltura o nel ciclo produttivo industriale, responsabili di numerose patologie”.
Durante i lavori sono stati, inoltre, sviluppati argomenti emergenti quali le patologie legate ai disturbi del sonno. La manifestazione era rivolta ai medici, al personale sanitario infermieristico, ai tecnici di fisiopatologia respiratoria, ai fisioterapisti attraverso lo svolgimento di sessioni scientifiche, discussioni, dibattiti, simposi satelliti, corsi e tavole rotonde sugli argomenti più attuali e di maggior interesse e utilità.
Fonte: http://www.tusciaweb.eu/2015/04/punto-sulle-nuove-prospettive-nelle-malattie-respiratorie/