- Pubblicazione il 23 Aprile 2015
L’avvento delle nuove tecnologie ha ampliato e potenziato lo spettro diagnostico della Pneumologia Interventistica ovvero dell’applicazione di tutte quelle metodiche diagnostiche e terapeutiche mininvasive utilizzate dagli pneumologi.
Si parlerà anche di questo a Bologna, da venerdì 5 a sabato 6 giugno, durante il 4° Forum di Pneumologia Interventistica organizzato da AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) con il supporto logistico di Aiporicerche.
“Il convegno, organizzato in Italia, ogni 2 anni, rappresenta un momento fondamentale per mettere a fuoco le principali novità che riguardano la pneumologia interventistica” spiega Mario Salio, direttore della Pneumologia dell’IRCCS “San Martino – IST” di Genova e chairman dell’evento.
“Un’occasione importante che unisce i massimi esperti italiani per discutere degli argomenti più attuali riguardanti l’area della pneumologia interventistica. I partecipanti si confronteranno sulle nuove tecnologie che hanno caratterizzato l’evoluzione della specialità e faranno il punto sulle nuove linee guida e sui percorsi diagnostico - terapeutici che riguardano quest’area della pneumologia” continua l’esperto.
Un’attenzione particolare verrà rivolta a nuovi approcci terapeutici, offerti dall’endoscopia toracica, che consentono di trattare patologie quali enfisema e asma per le quali, fino a qualche anno fa, non vi era alternativa al trattamento terapeutico tradizionale.
“La pneumologia interventistica è in grado di offrire ai pazienti nuove possibilità di cura, molto efficaci soprattutto in quei casi in cui il semplice trattamento medico non è sufficiente” commenta Mario Salio. “In questi casi i trattamenti endoscopici garantiscono benefici anche e soprattutto per quanto concerne la qualità di vita del paziente”.
“Tra le nuove metodiche che andremo ad approfondire, ampio spazio verrà riservato alle potenzialità, in termini diagnostici, della criobiopsia che consente di effettuare prelievi di tessuto polmonare per via endoscopica evitando prelievi chirurgici più invasivi. Lo stesso discorso vale per l’EBUS e la navigazione elettromagnetica, metodiche endoscopiche relativamente recenti che consentono di formulare una diagnosi in distretti tissutali dove, in passato, solo la chirurgia poteva fornire delle informazioni. Altro tema di grande attualità e interesse, che sarà tema di dibattito, è l’impiego degli ultrasuoni nella diagnosi della patologia pleurica” conclude Mario Salio.
Ufficio Stampa AIPO