- Pubblicazione il 19 Febbraio 2015
L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) ha realizzato un utile strumento a disposizione della comunità scientifica. Si tratta di una vera e propria istantanea della pneumologia italiana che pone le basi dalle quali partire al fine di proporre modelli organizzativi che siano aderenti alla realtà da un punto di vista epidemiologico, sanitario ed economico.
AIPO ha infatti promosso un censimento delle strutture pneumologiche italiane dal quale sono emersi i numeri, le attività e l’organizzazione delle stesse.
A parlarne, dalle pagine della rivista Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio, è Sandra Nutini - Direttore SOD Pneumologia 2 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze - in un articolo dal titolo: “Il censimento nazionale AIPO per una corretta programmazione della Pneumologia”.
Il progetto è partito nel 2012 attraverso l’invio di un questionario a 386 strutture pneumologiche distribuite sul territorio nazionale di cui 225 complesse e 161 semplici. I questionari sono stati poi raccolti all’interno delle rispettive sezioni Regionali e inviati al Centro Studi AIPO che ha provveduto ad analizzarli.
Ne è emerso un quadro completo dell’operatività e dell’organizzazione delle UO di Pneumologia italiane. La realtà pneumologica è fortemente radicata nel territorio nazionale ma è caratterizzata da una significativa eterogeneità nella distribuzione delle strutture con una carenza relativa di posti letto complessivi pneumologici nelle regioni dell’Italia Centrale.
Tecniche di diagnostica strumentale avanzate quali lo studio della meccanica respiratoria e il test da sforzo cardiopolmonare sono effettuate in poco più della metà delle strutture.
I dati raccolti rappresentano le fondamenta di qualunque forma di proposta volta a elaborare nuovi modelli organizzativi che siano compatibili con le risorse messe a disposizione dal Sistema Sanitario Nazionale.
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