- Pubblicazione il 26 Gennaio 2015
Negli ultimi 5 mesi sono stati registrati 10 casi di morte per attacchi di asma grave, in giovani di età compresa fra i 16 e i 35 anni in varie località d’Italia. Questi i dati trasmessi da FederASMA e ALLERGIE Onlus Federazione Italiana Pazienti.
“Secondo i dati forniti da FederASMA in Italia muoiono ogni anno oltre 100 individui per attacchi di asma grave” commenta Gennaro D’Amato di AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), coordinatore del Gruppo di Studio BPCO, ASMA E MALATTIE ALLERGICHE.
“Non è possibile che nel 2015 si muoia ancora per asma. E’ importante informare circa la corretta terapia da mettere in campo quando questi pazienti si recano al pronto soccorso. In taluni casi i pazienti non vengono trattati in modo ottimale” continua Gennaro D’Amato.
“C’è sicuramente un problema di scarsa aderenza alla terapia” commenta Gennaro D’Amato. “Spesso la terapia antinfiammatoria di base (soprattutto corticosteroidi e broncodilatatori beta2stimolanti in spray a dosi variabili in incremento o decremento a seconda dell'intensità dell'ostruzione bronchiale asmatica) non viene seguita con regolarità ma il problema reale è il trattamento in acuto. Quando ci si trova di fronte a un giovane o a un adulto con episodio acuto di asma grave (near fatal asthma) è necessario somministrare alte dosi di cortisonico per via endovenosa, (almeno 1 grammo di metilprednisone, per la precisione) e broncodilatatori (beta2stimolanti spray e teofillina e.v a goccia lenta) sotto stretto controllo medico (possibilmente specialistico-pneumologico) . Ho esperienza diretta del fatto che presso alcuni pronto soccorso non sempre vengano somministrate alte dosi di cortisonico. Ci sono dati che parlano di dosaggi pari a 40 mg i.m o e.v dello stesso farmaco. Dosaggio opportuno nel caso di crisi asmatiche lievi ma non certo per le gravi come la near fatal asthma” conclude l’esperto.
E’ a partire da queste considerazioni che l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) intende istituire una task force formata da esperti al fine di fornire alla comunità medica gli strumenti atti a una gestione ottimale di questa importante condizione patologica, spesso fatale.
Ufficio Stampa AIPO