- Pubblicazione il 17 Febbraio 2025
Si è svolto a Napoli il 7 e 8 febbraio scorsi, con grande partecipazione di pubblico, l’VIII Congresso GEMIR, organizzato come ogni anno da AIPO-ITS/ETS per fare il punto su tematiche e novità cliniche di Infettivologia respiratoria.
Se infatti le infezioni polmonari rappresentano un tema di grande interesse per gli pneumologi e per tutti i medici, nell’edizione 2025 GEMIR (Gestione Multidisciplinare delle Infezioni Respiratorie) ha scelto di dare spazio alla problematica emergente delle patologie infettive croniche nell’età della transizione.
All’evento hanno preso parte 80 discenti, una nutrita Faculty, i rappresentanti di alcune Associazioni pazienti, i fisioterapisti respiratori e gli esponenti di numerose aziende farmaceutiche, che hanno affrontato una grande varietà di temi, dalle infezioni respiratorie di età pediatrica alle infezioni pleuriche, dalle bronchiettasie alle micobatteriosi.
Ritardi diagnostici e disparità regionali
Novità di questa edizione del GEMIR (in allegato il Programma, nell'immagine la sala affollata) è stata infatti la tavola rotonda del 7 febbraio “Infezioni respiratorie croniche: quando chi fa da sé non fa per tre. Come creare un ponte tra territorio e specialista” sulla gestione multidisciplinare del paziente con patologia infettiva cronica. Accanto ai rappresentanti di ARIR (Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e delle università partenopee, vi hanno preso parte esponenti dell’Associazione Italiana Bronchiectasie (AIB) e dell’Associazione Malati da Micobatteriosi Non Tubercolare (AMANTUM).
Molti e rilevanti i temi affrontati: in primis, la difficoltà di riconoscimento di bronchiectasie e micobatteriosi non tubercolari sia dal punto di vista personale – con conseguente ritardo diagnostico, sensazione di solitudine, e pazienti che troppo a lungo non trovano risposte ai loro problemi - sia da un punto di vista istituzionale, con il mancato inserimento delle due patologie nei Livelli Essenziali di Assistenza e l’assenza di esenzioni ad hoc, a fronte di elevati costi sanitari da sostenere.
Al centro della tavola rotonda GEMIR anche la complessa gestione della multidisciplinarietà delle due patologie: in diverse Regioni d’Italia è infatti ancora difficile accedere a centri specialistici di 2° e 3° livello e a programmi di fisioterapia respiratoria. È quindi emersa con forza la necessità di creare percorsi omogenei e condivisi in tutte le Regioni, che dovrebbero fondarsi su due punti diversi e complementari: utilizzo di PDTA di supporto e/o modalità di accesso facilitato mediante autorizzazione prescrittiva diretta nei centri di riferimento; riconoscimento di nota di esenzione per patologia cronica invalidante. Questo, naturalmente, per evitare il più possibile disparità di trattamento su base geografica.
“È necessario fare squadra per cercare di sensibilizzare sulle importanti tematiche sollevate dal GEMIR di quest’anno tutti gli attori protagonisti, dai medici di medicina generale ai rappresentanti istituzionali - ha commentato in chiusura dei lavori Paola Faverio, del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, responsabile scientifico del Congresso con Rosa Di Matteo (U.O.C. di Pneumologia A.O.R.N. A. Cardarelli, Napoli), Bruno del Prato (Clinica Mediterranea Struttura Ospedaliera ad Alta Specialità, Napoli) e Roberto Parrella (U.O.C. Malattie Infettive ad indirizzo Respiratorio A.O.R.N. Ospedali dei Colli P.O. “D. Cotugno”, Napoli) – A tutti i colleghi che hanno in carico pazienti con bronchiectasie e/o micobatteriosi non tubercolari vorrei inoltre ricordare l’importanza di segnalare ai malati le Associazioni pazienti, che possono essere di grande aiuto nel limitare il senso di solitudine e nel fornire supporto a chi ne ha bisogno”.
Alessandra Rozzi
Ufficio Stampa AIPO-ITS/ETS