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Asma Grave: a Milano l’VIII Workshop RAG/IRSA

Si è svolto a Milano come ogni anno, il 28 e 29 novembre, il Workshop Nazionale Registro Asma Grave, giunto ormai alla sua VIII edizione e promosso congiuntamente, come il Registro stesso, da AIPO-ITS/ETS (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) e AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri).
“Si tratta di un momento irrinunciabile di aggiornamento e di discussione sui dati – ha detto il Presidente AIPO-ITS/ETS Claudio Micheletto aprendo i lavori – in un mondo, come quello dell’Asma, in continua evoluzione per strategie terapeutiche e innovazioni farmacologiche. Questo workshop giunge al termine di un anno molto positivo, e il lavoro svolto è stato davvero buono”. A fargli da contraltare, il Presidente AAIITO Lorenzo Cecchi, che ha ribadito “la partnership di successo tra le due società scientifiche”.

La prima sessione di lavori, moderata da Maria Beatrice Bilò, Professore Associato Università Politecnica delle Marche e Responsabile S.O.S.D. Allergologia, Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, e Fausto De Michele, Direttore U.O.C. Pneumologia 1 e Fisiopatologia Respiratoria A.O.R.N. A. Cardarelli di Napoli e Past President AIPO-ITS/ETS (“Il Registro è stata una delle cose migliori della mia Presidenza AIPO-ITS/ETS”) e dedicata a «Il valore di RAG-IRSA», ha visto in apertura l’intervento di Matteo Martini, Dirigente Medico S.O.S.D. Allergologia – Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: “Negli ultimi anni la gestione dell’Asma è completamente cambiata, e gli snapshot epidemiologici raccolti nel registro permettono un’accurata fotografia dei pazienti – ha detto – Il RAG-IRSA si dimostra in linea con gli altri registri europei, e ci ha permesso di capire, ad esempio, che il COVID non ha avuto impatto sulle riacutizzazioni e i decessi per Asma Grave, e che anche le terapie per l’Asma Grave non hanno avuto impatto negativo sul COVID. I dati di follow-up, inoltre, ci permettono di identificare i fattori predittivi di riacutizzazione”. All’interno del registro, ha spiegato ancora Marini, “è stato possibile identificare tre cluster di pazienti in ordine crescente di eosinofilia, e dato che la maggior parte degli studi non contiene dati di follow-up, già questo dato assume valore epidemiologico e viene in soccorso, ad esempio, del farmaco biologico più adatto alla terapia del singolo paziente”. Maggiori approfondimenti su questa analisi sono disponibili nel paper recentemente pubblicato su Allergy dal titolo “Real-World Finetuning of Biomarkers in Severe Asthma: Longitudinal Latent Class Analysis From the Italian Registry on Severe Asthma (IRSA)”.
Adriano Vaghi, Past President AIPO-ITS/ETS, ha quindi ripercorso tappe e risultati di “Revolution in Asma”, progetto di formazione altamente innovativo suddiviso in due macro-aree di approfondimento: un’area formativa, volta a migliorare la conoscenza e l’applicazione delle LG nella pratica clinica; e un’area di indagine, mirante a valutare il livello di accordo dei medici coinvolti con le raccomandazioni delle LG, e il livello di applicazione delle stesse nella pratica clinica italiana, e anche a identificare le barriere che ne impediscono il corretto recepimento, proponendo possibili strategie per migliorare l’implementazione della buona pratica clinica. “Uno dei dati emersi all’interno delle cosiddette ‘aree grigie’ evidenziate dallo studio è il fatto che i medici sono spaventati dall’uso eccessivo dei SABA, e il fatto che il monitoraggio degli steroidi ai fini di un loro dosaggio corretto è ritenuto assolutamente essenziale”.
Alla remissione in Asma, “un tema nuovo, su cui la discussione è ancora molto aperta”, ha quindi dedicato il suo intervento il Presidente AIPO-ITS/ETS Claudio Micheletto, che ha distinto il concetto di remissione in pneumologia (dove si parla di remissione dei sintomi in trattamento farmacologico) dallo stesso concetto, ad esempio, in oncologia, dove per remissione s’intende il ritorno a una vita normale senza farmaci. Distinguendo tra pazienti responder e super responder, e citando lo studio GOAL (“importante, perché dimostra che il 70% dei pazienti correttamente trattati ottiene il controllo sulla malattia”), Micheletto ha quindi affrontato i problemi aperti in questo campo: “In tutti gli studi riemerge il problema dei parametri – ha detto - C’è infatti sempre discordanza riguardo alla funzione respiratoria”, concludendo infine che “la remissione completa si avrebbe soltanto con il riportare l’infiammazione nella norma”.
Graham Roberts, Professore della Faculty of Medicine School of Health Sciences dell’Università di Southampton, UK, ha dato il via al suo intervento sull’Asma Grave pediatrica affrontando il tema del costo elevato dei farmaci biologici (“Un problema cui si può parzialmente ovviare usando come predittori di risposta i biomarcatori di infiammazione e i valori della funzione polmonare”), affrontando poi il multiforme tema della remissione nei bambini.
La seconda sessione, moderata da Antonino Musarra, Responsabile del Servizio di Allergologia, Presidio Ospedaliero di Scilla (RC) e da Silvia Tognella, Direttore UOC Pneumologia Ospedale Mater Salutis-ULSS 9 Scaligera di Legnago (VR) ha affrontato a 360° il tema dell’”Asma bronchiale”, esplorando “Il labile confine tra Asma Grave ed EGPA” nell’intervento di Manuela Latorre, Dirigente Medico U.O. Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria, A.O. Universitaria Pisana. “Nella Granulomatosi Eosinofilica con Polianginite lo pneumologo è fondamentale, soprattutto in caso di intervento precoce in casi caratterizzati da Asma e Poliposi ipereosinofilica, perché può intercettare il paziente prima che sviluppi la malattia” ha detto, sottolineando il ruolo della multidisciplinarità “come imprescindibile”.
Veronica Seccia, Dirigente Medico U.O. Otorinolaringoiatria 1° Universitaria – Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, ha sottolineato “l’importanza della chirurgia, che permette alla maggior parte dei pazienti con poliposi di controllare la malattia”. “Il Piano Terapeutico italiano concede la terapia biologica al paziente operato o che faccia steroidi; quindi, nel nostro Paese si è in qualche modo privilegiati - ha aggiunto, affermando che – i farmaci biologici elevano il controllo, ma non possono essere la terapia esclusiva. Però ci permettono di pensare al concetto di remissione anche in poliposi, e di sognare una cura”.
Infine, alla “triplice terapia e controllo dell’Asma Grave: i dati del RAG/IRSA” ha dedicato il suo intervento Francesco Menzella, Direttore U.O.C. Pneumologia Ospedale S. Valentino Montebelluna, Ospedale S. Giacomo Castelfranco Veneto (TV) AULSS 2 Marca Trevigiana: il focus del discorso si è spostato più volte dalla “tripla aperta” (MIT) alla “tripla chiusa” (SIT), esaminando i rispettivi vantaggi e svantaggi, toccando la revisione Cochrane 2022 (“La tripla chiusa riduce le esacerbazioni, e il dosaggio elevato di ICS/LABA fa la differenza”), la valutazione delle comorbilità, l’appropriatezza del percorso prescrittivo, i dosaggi, e concludendo infine che “la triplice è un’ottima terapia per i pazienti non controllati”.

Sabato 30 novembre i lavori sono proseguiti con una terza sessione dedicata ai “Nuovi scenari”, moderata da Lorenzo Cecchi e Bruno Sposato, Dirigente Medico U.O.C. Pneumologia, P.O. Misericordia AUSL Toscana Sud Est, Grosseto. In aula gli interventi di Mauro Maniscalco, Professore Associato in Malattie Respiratorie Università Federico II di Napoli e Primario Pneumologia Riabilitativa Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS Telese (BN) su “Mucus plug e piccole vie aeree”, e di Stefania La Grutta, Presidente SIMRI (Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili) e Responsabile Istituto di Farmacologia Traslazionale e Centro di Ricerca Clinica per la Diagnosi e Cura delle Patologie Respiratorie Allergiche del Bambino, CNR di Palermo su “La transizione dell’Asma: come coordinare i registri?”.
Dedicata invece a “Esperienze di real life nel trattamento dell’asma grave e votazione migliore presentazione” la quarta sessione. Che ha premiato l’intervento di Ludovica Capitelli, Dirigente Medico U.O.C. Pneumologia I e Fisiopatologia Respiratoria, AORN A.  Cardarelli di Napoli, sul tema: “Esperienza clinica: ANTI IL5”.

Tutte le registrazioni delle singole relazioni sono disponibili per la consultazione nell’area FORMAZIONE del portale www.rag-irsa.it.

Nella fotografia, da sinistra: Lorenzo Cecchi, Ludovica Capitelli, Fausto De Michele e Claudio Micheletto

 

Alessandra Rozzi
Ufficio Stampa AIPO-ITS/ETS