- Pubblicazione il 09 Maggio 2024
Il titolo dell’evento è di per sé eloquente: “Intelligenza artificiale ed ecosistema umano. Quali scenari per la Sanità”. Data prevista, giovedì 16 maggio, dalle 9.00 alle 17.30: quel giorno, alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in via della Dogana Vecchia 29, a Roma, andrà in scena nelle sue tante declinazioni la disciplina del momento, che negli ultimi anni si è fatta carico di progettare hardware e software capaci di condurre un elaboratore elettronico a produrre prestazioni che sembrerebbero di esclusiva pertinenza dell’intelligenza umana. Il tutto in campo clinico, dove l’AI (Artificial Intelligence) promette – come del resto altrove – grandi innovazioni.
Il convegno, organizzato dalla piattaforma Ecosistema Telemedicina e dalla Pontificia Accademia pro Vita, promette di fare il punto sull’argomento attraverso tre diverse sessioni di lavori: la prima, su scenari ed etica dell’intelligenza artificiale; la seconda sulle possibili conseguenze dell’AI sulla salute e la qualità della vita; la terza su “Intelligenza artificiale e medicina predittiva personalizzata. Quali terapie innovative nella pratica clinica. Presentazione di best practice cliniche e tecnologiche”. E qui, tra gli oratori, figura anche Giuseppe Insalaco, Ricercatore dell’Istituito di Farmacologia Traslazionale del CNR di Palermo e membro del Comitato Esecutivo AIPO-ITS/ETS.
A intervallare seconda e terza sessione, la tavola rotonda “L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel SSN”, in cui la sezione “La piattaforma nazionale di Intelligenza Artificiale” sarà moderata dal Direttore Generale AIPO-ITS/ETS Carlo Zerbino.
“Il tema dell’Intelligenza Artificiale (IA) è ormai uno degli argomenti di maggior rilievo mediatico e di interesse pubblico. Gli orizzonti che si aprono con l’applicazione dei sistemi di IA hanno un impatto profondo sull’organizzazione produttiva e sociale, e più in generale sulla cultura, per non parlare della ricaduta sulla ricerca scientifica in campo medico e sulla possibilità di sostenere il nuovo paradigma della medicina predittiva e personalizzata – sostengono gli organizzatori del convegno – L’impatto sulle abitudini e sull’universo simbolico è profondo, così come sono evidenti, assieme ai vantaggi, anche i rischi legati allo sviluppo di tecnologie capaci di reindirizzare i nostri comportamenti”.
Quanto al convegno, chi lo ha progettato non ha dubbi: “Intende affrontare il tema dell’Intelligenza Artificiale negli aspetti di impatto culturale ed etico - si legge nel programma (in allegato) - e del sostegno ad interventi capaci di garantire maggior prevenzione e tutela della salute”.
Alessandra Rozzi
Ufficio Stampa AIPO-ITS/ETS