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A Giovanni Viegi l’ERS Lifetime Achievement Award in Epidemiology and Environment

Un gran bel modo per festeggiare i 20 anni dall’elezione a ERS President Elect: Giovanni Viegi, past President della European Respiratory Society (è stato in carica, nei tre ruoli previsti dal ciclo presidenziale, dal 2004 al 2007) è stato infatti insignito dalla stessa ERS di un importante riconoscimento alla carriera: l’ “ERS Assembly Lifetime Achievement Award in Epidemiology and Environment”, con cui la Società intende “rendere onore a  scienziati senior altamente stimati che hanno fornito contributi significativi al settore respiratorio”.
Viegi, una vita in ruoli di crescente importanza al CNR – dove ancora oggi è Associato di Ricerca Senior – sempre in ambito polmonare e respiratorio, ne va giustamente orgoglioso: “Sono molto contento di questo riconoscimento, che arriva dopo 45 anni di attività in  campo pneumologico ed epidemiologico – dice – All’ERS, prima come Officer (Secretary of WG 6.01 Epidemiology dal 1995 al 1998 e Assembly Head Occupation and Epidemiology dal 1998 al 2002), poi come Presidente e infine come Past President, ho sempre cercato di fare da tramite tra la stessa ERS e le società scientifiche italiane, dall’Europa verso il nostro Paese e in senso contrario”.
E non a caso. Perché, come spiega, “c’è una lunga tradizione di presenza della Pneumologia italiana all’estero, iniziata col primo presidente italiano dell’ERS, Dario Olivieri; continuata con me, che sono stato il secondo; e proseguita poi con Leonardo Fabbri e Francesco Blasi. Ora ci sono vari colleghi provenienti dal nostro Paese attivi nelle assemblee della Società: spero che all’ERS arrivino presto altri Presidenti italiani”.
Quanto ai passi che hanno condotto Viegi a ottenere il prestigioso riconoscimento, è difficile, se non impossibile, ricordarli tutti: “Credo che oltre alla mia esperienza professionale nei più grandi Istituti biomedici del CNR, e alla collaborazione coi colleghi di IFC-CNR di Pisa e IBIM-CNR di Palermo, abbiano avuto un peso anche le iniziative organizzate da SIMER, poi SIP, e da AIPO, ora AIPO-ITS/ETS – sintetizza il Professore. Spiegando poi: “Negli anni Ottanta abbiamo lanciato la prima grande indagine epidemiologica analitica su campioni di popolazione in Italia, e questo ha costituito a lungo il core della nostra attività, anche se negli ultimi anni ci siamo spostati, non a caso, sul versante ambientale”.
Un approccio, il suo, in cui l’epidemiologia ha sempre offerto spunti alla componente diagnostica della professione: “Siamo partiti come fisiopatologi respiratori e pneumologi, siamo diventati epidemiologi per arrivare a capire la storia naturale e lo sviluppo delle malattie respiratorie croniche – spiega ancora Viegi – In questo senso mi piace ricordare il Professor Carlo Giuntini, con cui mi sono laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Malattie Respiratorie e Tisiologia all’Università di Pisa, e che fu responsabile di un progetto finalizzato CNR sulla Medicina Preventiva alla fine degli anni ‘70. Abbiamo lavorato nel Delta del Po, a Pisa, poi in tutta Italia, svolgendo anche una grossa parte di attività nelle scuole, in particolare sull’inquinamento”.
E per coronare quella che lui stesso definisce “una lunga vita dedicata alla ricerca”, il Professore racconta che la sua attività, nonostante la pensione, non è affatto conclusa: “Al CNR abbiamo questa figura dell’Associato di Ricerca Senior, che ci permette di restare a lavorare, a titolo gratuito, anche dopo l’età pensionabile – spiega – Ora, insomma, in veste di Advisor, o di Supervisor, mi dedico a trasferire ai più giovani l’esperienza e le conoscenze accumulate negli anni”.
Perché ben vengano – com’è giusto che sia - i premi e i riconoscimenti, ma anche passare il testimone alle nuove generazioni non è certo da meno.

Alessandra Rozzi
Ufficio Stampa AIPO-ITS/ETS