- Pubblicazione il 28 Marzo 2024
La formazione è da sempre uno dei punti di grande attenzione per AIPO-ITS/ETS, e l’offerta formativa che l’Associazione oggi offre copre tutti i settori strategici della Pneumologia. Ma non basta, perché accanto ai percorsi accreditati obbligatori per le professioni sanitarie, AIPO-ITS/ETS ha introdotto specifici percorsi formativi rivolti a medici e specialisti, finalizzati alla certificazione delle competenze in settori ad alta specializzazione, per i quali la richiesta di esperti è particolarmente alta.
Di questo importante settore di attività dell’Associazione ci parla il Dr. Giuseppe Insalaco, coordinatore della Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia (il braccio formativo dell'Associazione, che ha lo scopo di contribuire alla promozione delle attività connesse alla formazione continua in ambito pneumologico e di aggiornamento professionale in Pneumologia) ed esperto in Disturbi Respiratori nel Sonno in forze al CNR - Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT) di Palermo, nonché promotore del primo di questi percorsi.
Dottor Insalaco, a quale esigenza di fondo rispondono i percorsi di certificazione AIPO-ITS/ETS?
“Lo scopo dei percorsi è quello di offrire sempre maggiori garanzie all’utenza in termini di servizi e di professionisti aggiornati sui temi caldi delle patologie respiratorie. Si tratta di un’esigenza fondata, e sentita non solo in Italia, ma anche altrove: in Nord America, ad esempio, la certificazione periodica delle competenze è obbligatoria, e il board exhamination periodico viene richiesto agli specialisti per poter esercitare”.
Il primo percorso di certificazione messo in campo da AIPO-ITS/ETS è stato proprio quello in Disturbi Respiratori nel Sonno. Ce ne può parlare?
“Sì, quello relativo ai DRS è il primo percorso istituito nel 2019 e inizialmente rallentato, proprio alcuni mesi dopo, dal dilagare della pandemia da COVID. Ora, però, l’attività funziona a pieno regime, e ha certificato, in questi anni, 34 esperti in Disturbi Respiratori nel Sonno, che dopo l’esame finale sono entrati a far parte del Registro nazionale esperti in DRS, presente in libera consultazione sul sito AIPONET.
La certificazione in DRS prevede la partecipazione a un insieme di due corsi, organizzati rispettivamente nel primo e nel secondo semestre di ogni anno a Palermo e a Milano: si tratta di corsi caratterizzati da una rilevante componente interattiva, dove i partecipanti entrano profondamente in contatto con i temi affrontati. Per completare il percorso, sono previste anche 70 ore di frequenza, suddivise tra ore in presenza e ore a distanza, presso Centri pneumologici di riferimento per i DRS, dove i partecipanti possono avere un confronto diretto e personalizzato con i migliori specialisti del settore, e confrontare le loro esperienze professionali con quelle dei centri più specializzati nelle problematiche specifiche. Infine, completato l’iter, i partecipanti sostengono un esame che si tiene due volte l’anno, ancora una volta a Palermo e a Milano, durante il quale affrontano un questionario a scelta multipla sia su tematiche generali riguardanti i DRS, sia su registrazioni poligrafiche effettuate durante la notte, misurandosi quindi con alcune diagnosi, o con la valutazione di terapie in corso”.
Nell’offerta delle certificazioni AIPO-ITS/ETS non ci sono soltanto i DRS, però…
“Infatti. Nel 2023 abbiamo avviato un percorso di certificazione dedicato alla Pneumologia Riabilitativa, destinato a specialisti desiderosi di approfondire, certificandosi, questo tema. Anche in questo caso il corso è strutturato in due fasi, una primaverile con sede a Bari e una autunnale con sede a Milano, cui seguono ancora una volta 70 ore di pratica presso un Centro di alta specializzazione. Nel caso della Riabilitazione respiratoria i primi esami di certificazione si svolgeranno il 18 aprile prossimo nel capoluogo pugliese, dopodiché avremo i primi esperti certificati, i cui nominativi confluiranno a loro volta in un Registro a disposizione del pubblico”.
Ci sono progetti per il futuro?
“Sì, parecchi. Nel 2025 faremo partire un terzo percorso, che avrà a che fare con la terapia ventilatoria, collegandosi quindi al grande tema delle Terapie intensive e sub-intensive diventate tanto famose durante la pandemia da COVID. E abbiamo altri percorsi di certificazione in cantiere, che speriamo di avviare entro il 2025-26. Si tratterà, ancora una volta, di percorsi ad alta specialità, dedicati ad ambiti specifici e strutturati anch’essi secondo lo schema dei due corsi propedeutici seguiti dalle 70 ore di pratica e dall’esame finale. Anche in questo caso, come nei precedenti, la certificazione non sarà ‘a vita’, ma avrà una durata di cinque anni, al termine dei quali sono richiesti, di nuovo, la partecipazione ad almeno uno dei due moduli del corso e il superamento dell’esame finale. Il tutto a garanzia di un aggiornamento reale e doveroso dei professionisti che certifichiamo”.
Una battuta sui Disturbi respiratori nel Sonno, cui il 15 marzo è stata dedicata la Giornata Mondiale?
“La Giornata ha grande importanza, e ha coinciso come sempre con iniziative organizzate in tutto il mondo. I disturbi del sonno, del resto, sono sempre più diffusi, dato che il ritmo al quale siamo costretti a vivere non rispetta certo la fisiologia del nostro riposo. Un problema enorme, ad esempio, è quello rappresentato dai device digitali, che usati la sera – come accade assai spesso – interferiscono pesantemente con il nostro sonno, poiché la luce diretta emessa dagli apparecchi mantiene l’attivazione corticale e interferisce con la qualità del riposo. Per dormire bene occorre un ambiente privo di sorgenti luminose. In più, occorre una grande attenzione verso l’uso di questi device nei più piccoli, perché ormai ci sono studi che testimoniano in modo chiaro le modificazioni dello sviluppo di alcune funzioni cerebrali nei bambini in conseguenza all’uso di queste apparecchiature”.
Alessandra Rozzi
Ufficio Stampa AIPO-ITS/ETS