- Pubblicazione il 21 Luglio 2023
Il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, noto come "Codice del Terzo Settore" (ETS), disciplina il riconoscimento della personalità giuridica alle organizzazioni del terzo settore in Italia.
Tale normativa stabilisce le procedure e i requisiti per l'ottenimento dello status giuridico delle organizzazioni non profit, consentendo loro di operare in modo autonomo e riconosciuto legalmente. Il D. Lgs ha come obiettivo quello di favorire lo sviluppo e la regolamentazione delle attività svolte dalle organizzazioni del terzo settore, promuovendo la trasparenza e la responsabilità nelle loro azioni.
Un "Ente del Terzo Settore" (ETS) è un'organizzazione che rientrando nella categoria del terzo settore opera nel campo della solidarietà sociale, della promozione del bene comune e del perseguimento di finalità di utilità sociale che operano in settori diversi, come l'assistenza sociale, la tutela dell'ambiente, la cultura, la solidarietà internazionale, la promozione dei diritti umani, l'educazione e altri ancora.
L'obiettivo principale degli Enti è quello di svolgere attività a beneficio della collettività, senza finalità di lucro.
Il Rapporto 2021 sul terzo settore e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile fornisce un quadro di riferimento capace di rendere strutturato e operativo il rapporto tra SDGs (la List of all the Sustainable Development Goals (SDGs) dell’ONU cioè gli Obiettivi delle Nazioni Unite, noti anche come obiettivi globali ed universali alle azioni da porre per indurre la fine della povertà, proteggere l'ambiente, ridurre le disuguaglianze economiche e garantire pace e giustizia per tutti, votata il 25 settembre 2015, dai 193 paesi dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e quanto predisposto dalla classificazione Istat e dal Forum del Terzo Settore. Tali collegamenti permettono di porre in relazione diretta l’attività del Terzo settore con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile prioritario che rappresenta, secondo quanto prescritto negli specifici target di riferimento, il perimetro principale d’impatto dell’ente che opera in quel determinato settore o eroga quel determinato servizio.
AIPO – ITS che ha scelto la vocazione di Ente del terzo settore, di cui parleremo più avanti, si pone negli Obiettivi 3 (goals), Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età e nell’obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento continuo dei SDGs.
L’espansione dell’attività del Terzo settore verso l’obiettivo 3 sopra descritto è una risposta della società civile da porre in relazione, alla disponibilità di posti letto e più in generale con la possibilità da parte degli utenti più fragili di disporre di un’adeguata assistenza sanitaria. Il Terzo settore contribuisce in misura importante all’obiettivo 3 non solo in termini di potenziamento del welfare, ma anche in termini di prevenzione e non solo “teorica” (lato formazione, campagne di sensibilizzazione, etc.) e “pratica” (attività sportive, attività sociali, etc.). Con questa duplice funzione l’impegno del Terzo settore concorre decisamente da un lato ad assicurare la salute e dall’altro a promuovere il benessere fisico con un approccio inclusivo e partecipativo.
Anche AIPO – ITS, da giugno 2023 Ente del Terzo Settore, entra in questa grande comunità, con l’obiettivo strategico di valorizzare il ruolo delle reti e potenziare il partenariato che da sempre l’hanno contraddistinta. Le grandi sfide legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile ed in modo particolare sugli obiettivi 3 e 4, a cui sopra ci riferiamo, si affrontano solo grazie alla combinazione di competenze e di storie diverse, ma anche nella capacità di con-dividere e co-creare insieme ad altri, in modo da svolgere attività e servizi complementari. Emerge quindi, l’importanza della rete come sostegno all’attività per la cura delle malattie respiratorie insieme alle associazioni dei pazienti, per valorizzare le realtà di cui nella legge di riforma del Terzo settore sono stati giustamente evidenziati gli ambiti di ruolo, in un modo che ha precorso i tempi. È chiaro che le reti devono comprendere questo loro valore, responsabilizzarsi e attuare i conseguenti aspetti operativi. Possiamo definirla una contaminazione positiva, un’attitudine al partenariato e al lavoro di squadra, che vada oltre l’appartenenza al proprio ente, per poter crescere insieme. Questa sarà una delle sfide da affrontare nel futuro, sicuramente non facile perché ogni ente ritiene di avere competenze sufficienti e tende a lavorare in solitudine, ma sono certo che i risultati saranno sicuramente migliori utilizzando un approccio basato su collaborazione e condivisione.
L’importanza di fare rete è un elemento centrale nel nostro contesto se vogliamo guardare veramente alla centralità del paziente e alla cura del paziente respiratorio. Spesso situazioni contrastanti, situazioni altamente assimilabili alla competizione non giovano a una concreta realizzazione dei processi di cura ai pazienti e non determinano nessun risultato. La confusione negli indirizzi e negli obiettivi non è vincente per fare rete. Elementi aggregativi che fanno rete, come la Consulta promossa da AIPO, devono definire indirizzi e strategie sinergiche per giungere a risultati tangibili. La rete, come la Consulta, non sono luoghi dove si sta insieme per incontrarsi e raccontare ciò che ognuno fa, ma dovrebbero essere luoghi dove ognuno contribuisce con il proprio peso ad attuare le strategie migliori per giungere ai risultati più idonei. Nel concetto di Rete è insito il concetto della con-divisione, di cui abbiamo già parlato in questa rivista (num.1/2028, ndr). E’ nella condivisione che risiede la capacità di far progredire i programmi e gli obiettivi con grande sensibilità e con l’umiltà degli ultimi.
In ambito respiratorio la Consulta deve portare gli interessi di tutti e di tutte le patologie respiratorie, ma deve guardare alla centralità del paziente per restituire l’universalità della persona e valore della cura, alternativamente nessuno risultato potrà emergere. Il Terzo Settore in questa direzione gioca un ruolo fondamentale.
Già nel luglio del 2022, AIPO – ITS venne chiamata a partecipare al grande censimento delle Organizzazione no-profit promosso da ISTAT e nelle analisi che ne seguirono la Società fece uno sforzo produttivo e riorganizzativo fondamentale, che diede vita poi al nuovo Statuto.
Il nuovo Statuto di AIPO – ITS, Ente del Terzo Settore, promosso attraverso il Programma presidenziale di Mauro Carone nasce da due esigenze di base, la prima relativa alle indicazioni ricevute della Prefettura di Milano del maggio del 2021 a seguito della richiesta di personalità giuridica da parte di AIPO quale elemento di persistenza della stessa società nell’Elenco delle Società Scientifiche presso il Ministero della Salute in base al regolamento emesso dall’allora Ministro Lorenzin in risposta numero 24 dell’8 marzo del 2017 nota come legge Bianco-Gelli sulla responsabilità in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni, la seconda esigenza era quella di dotare AIPO – ITS di un nuovo Statuto moderno – frutto dell’evoluzione dei tempi, nonché in applicazione della Legge del Terzo Settore.
Era chiara la scelta a cui si puntava, bisognava lavorare in quella direzione e pensare assolutamente a come attuarla. Le revisioni vennero affidate alla Commissione Statuto costituita da uomini (purtroppo non vi erano donne) di grande peso e lungimiranza, oltre che di conoscenza della materia, composta da Antonio Corrado, Marco Dottorini, Bruno Balbi, Alessandro Zanforlin e da Carlo Zerbino.
Agli obiettivi generali prima espressi era necessario integrare modifiche statutarie, che attuassero una revisione della categoria degli associati o di come ri-formulare un nuovo organo di amministrazione, anche alla luce della storia di AIPO, di come riorganizzare internamente la società, senza sminuirne il suo percorso ed il suo valore intrinseco, ma garantendo al tempo stesso una modernizzazione della società scientifica.
Il ruolo strategico di AIPO - ITS attraverso le priorità dichiarate dallo Statuto come la proposizione nell’ambito dei piani di programmazione sanitaria nazionale e regionale di modelli e percorsi, la promozione di studi clinici, ricerche scientifiche finalizzate anche in collaborazione con altre Società ed organismi scientifici nazionali ed internazionali o la verifica della qualità delle attività ECM (ricordando che AIPO - ITS è una delle prime Società Scientifiche ad essere certificata ISO 9001:2015 per la progettazione ed erogazione di corsi e congressi in ambito CME) diventa centrale per la creazione della rete con le associazioni del terzo settore al fine di migliorare la salute respiratoria in senso globale.
Il riordino delle categorie degli associati ha portato al riconoscimento di tutti i soci in un’unica realtà, con eguali diritti di elettorato attivo e passivo, mentre si è identificato come organo di amministrazione della Associazione il comitato esecutivo eletto direttamente e unicamente dall’Assemblea Generale dei Soci. La riorganizzazione interna, con la revisione degli organi e con il potere decisionale affidato unicamente al comitato esecutivo diventano elementi centrali della revisione dello Statuto.
Le categorie degli associati (Art. 6 dello statuto), le caratteristiche dei soci ordinari integrati ai soci onorari ed ai soci sostenitori, offrono spunti interessanti di modernizzazione di una società scientifica, senza timori di sorta.
I soci ordinari in AIPO – ITS sono medici-chirurghi in possesso della specialità in malattie dell’apparato respiratorio o titoli normativamente equiparati, i medici-chirurghi non in possesso della specialità prima citata ma che operano in struttura pneumologiche semplici e complesse pubblico convenzionate accreditate e/o private, medici-chirurghi specializzandi in malattie dell’apparato respiratorio, medici-chirurghi in possesso di altre specialità con interesse professionale nell’ambito delle malattie respiratorie o altre professioni sanitarie non mediche che operano nelle aree pneumologiche come la fisiopatologia respiratoria, la pneumologia interventistica o la riabilitativa, la terapia intensiva e/o la semintensiva respiratoria, i disturbi respiratori il sonno sia il luoghi di degenza, sia negli ambulatori ma con attestazione del servizio effettivo da parte dell’ente di appartenenza. Ne deriva una apertura di AIPO – ITS alla cultura pneumologica e a quanto possono contribuirvi, attraverso l’unica categoria che mettere assieme i precedenti soci aggregati ed affiliati nei soci ordinari, ma anche i medici specializzandi che hanno la necessità continua di formazione e sviluppo, offrendo con la propria forza, valore a quanti sono interessati alla cura delle malattie respiratorie: uno splendido esempio di come fare rete.
Questi soci esprimono all’interno della società elettorato passivo ed elettorato attivo, quindi stessi diritti e stessi doveri, elemento principale della legge del terzo settore. Sono integrati anche i soci onorari e sostenitori, nominati dal comitato esecutivo tra coloro che abbiano particolare merito o abbiano in passato ricoperto cariche interne all’associazione o ancora per i soci sostenitori persone fisiche, enti società con o senza personalità giuridica che ovviamente in assenza di conflitto di interesse nei confronti del servizio sanitario nazionale, sostengono l’attività dell’associazione con particolari contributi. Anche per questi soci non vi è alcuna differenza di trattamento in merito ai loro diritti e doveri nei confronti dell’associazione, quindi oltre ai soci ordinari, i sostenitori ed i soci onorari possono partecipare alla vita attiva della associazione.
Altro punto del riordino dello statuto è l’organo di amministrazione e la legge del terzo settore identifica riferimenti ben precisi per tale organo, che di fatto andrà a governarla.
Oggi il comitato esecutivo è composto da nove membri di cui otto eletti, con una gestione diretta e senza delega del Centro Studi AIPO, della Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia (SFPP), della Direzione Editoriale, della direzione del Dipartimento dei Rapporti Istituzionali per le politiche sanitarie, del Coordinamento dei Gruppi di Studio e dei Presidenti Regionali. Tutti questi ruoli attivi nei processi associativi, ma spesso non efficacemente la linea alle strategie associative, sono ricondotti all’organo di amministrazione ed il suo coordinamento è affidato al Presidente. Ciò non solo determina l’attuazione della rete (anche se interna, come in questo caso), ma se sarà efficacemente applicato potrà aumentare la potenza delle azioni e delle interazioni con le istituzioni determinando con un percorso unitario omogeneo da parte della società composto da tutti i suoi assett scientifici atti al raggiungimento degli scopi sociali.
Evidentemente l’assemblea Generale dei soci è chiamata a vegliare con le competenze che in democrazia affidiamo per il controllo ed indirizzo delle scelte programmatiche. Qui l’intervento dei soci diventa fondamentale, nelle forme di espressività democratica che si manifestano con l’elezione biennale di tutte le cariche associative. L’effetto più clamoroso di questo cambiamento è la scomparsa del presidente eletto.
L’assemblea Generale dei soci massimo organo deliberativo della associazione a cui fanno parte tutti i soci ordinari in regola con il pagamento delle quote annuali, altro elemento centrale introdotto, con cadenza obbligata annuale, pena la decadenza del ruolo di socio, si svolgerà oltre che nel rispetto dei principi di democraticità di pari opportunità e di uguaglianza fra tutti gli associati con cadenza annuale e dove saranno determinati gli orientamenti generali dell’associazione ed assunte le decisioni fondamentali di indirizzo a cui poi dovranno attenersi tutti gli organi sociali in particolar modo appunto l’organo di amministrazione.
In questa riorganizzazione interna il comitato esecutivo avrà un ruolo e un indirizzo estremamente rilevante di governo della società oltre al rapporto con gli enti terzi, ed in questa direzione vi sono delle precauzioni rilevate dalle incompatibilità delle cariche, oltre alla dichiarazione dei conflitti di interesse o per ragioni economiche o per altre motivazioni in base anche all’articolo 2475 ter del codice civile. Il terzo settore come abbiamo visto, determina dei cambiamenti anche legati alle logiche di rapporto con terzi e come abbiamo visto l’opportunità di collaborare con le istituzioni è un elemento vitale e centrale e le attività di interesse consentono lo sviluppo sostenibile dichiarata dall’ONU e in particolar modo i due punti centrali: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, favorendo un’educazione di qualità inclusiva e promuovendo attività di apprendimento continuo. Tali elementi sono rinvenibili nel nuovo statuto di AIPO – ITS, che senza scopo di lucro persegue.
In ultimo un elemento legato la modifica statutaria è anche l’impatto sul bilancio sociale della società che come dichiarato in sede di approvazione dello Statuto ha un patrimonio dichiarato al 30 aprile 2023 di oltre 1.300.000,00 euro a garanzia degli associati e delle azioni societarie. Questo valore economico è un dato estremamente importante perché mette gli amministratori in assoluto assetto di garanzia rispetto alle scelte della società. Grazie anche al rapporto che la società ha in maniera univoca con la sua controllata società di servizi AIPO Ricerche Srl, società soggetta al controllo e alla direzione da parte di AIPO, questa collaborazione consente di promuovere le sue attività con un modello organizzativo all’avanguardia e funzionale, con evidenti soddisfazioni per la realizzazione di programmi di cura per le patologie respiratorie.
Questo valore aggiunto e propulsivo verso nuovi traguardi, porta ad un modello innovativo di collaborazione con altri elementi del terzo settore del contesto sanitario ed in genere ingaggia un nuovo percorso con le istituzioni pubbliche e private, alla quale si aggiunge come ultimo elemento di questo cambiamento l’iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) che ne validano il valore.
L’iscrizione al RUNTS porterà con il 2024 tutti quei benefici legati alla donazione da parte di tutti, anche attraverso le forme note a tutti cittadini come il 5×1000.
A questo punto l’impegno di AIPO, la rete e co-produzione comune di proposte indirizzate ai goals 3 e 4 dell’ONU, potrebbe determinare vittorie soddisfacenti per tutti quei cittadini affetti da malattie dell’apparato respiratorio.
Mauro Carone – Presidente AIPO – ITS // ETS
Carlo Zerbino – Direttore Generale AIPO – ITS // ETS
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