- Pubblicazione il 22 Febbraio 2022
Rispondere a otto questioni cliniche al fine di definire i migliori approcci per il follow up di pazienti affetti da Long Covid. Questi gli obiettivi dello statement frutto del lavoro della task force multidisciplinare nata in seno all’European Respiratory Society (ERS).
“La task force, formata da membri dell’ERS e specialisti esterni, ha prodotto un documento basato su un’attenta e ragionata analisi dei dati ad oggi disponibili in letteratura. Monitorare i pazienti è utile a comprendere l’impatto e la gravità degli effetti a lungo termine” ha commentato Venerino Poletti, membro della task force, già Presidente AIPO-ITS.
Le domande, definite come prioritarie, alle quali il documento cerca di rispondere sono le seguenti:
- Quali sono le caratteristiche della malattia acuta che possono predire conseguenze a lungo termine?
- Come seguire questi pazienti dopo eventi di natura tromboembolica?
- Quali strategie di follow up possono essere correlate alla patofisiologia polmonare?
- Le tecniche di imaging possono aiutare a seguire questi pazienti nel lungo periodo?
- Come controllare le infezioni nel lungo periodo?
- Come seguire i pazienti in relazione alle conseguenze cognitive, psicologiche e legate alla qualità di vita?
- Come gestire la disabilità dovuta all’infezione?
- Possono la telemedicina e/o la teleriabilitazione aiutare a seguire questi pazienti a lungo termine?
“Si tratta di un documento che verrà aggiornato nel tempo” precisa Venerino Poletti. “Possiamo evidenziare alcuni aspetti peculiari che sono emersi da queste prime fasi. L’età e l’iniziale gravità della patologia sono correlate con le conseguenze a lungo termine ma non con la persistenza dei sintomi. Le prove di funzionalità respiratoria sono elementi importanti nel follow up di questi pazienti in quanto risultano essere parametri importanti nel documentare un eventuale danno polmonare. La TAC a 12 settimane dalla dimissione, in pazienti con sintomi persistenti, può rappresentare un valido strumento nella valutazione clinica funzionale. La telemedicina e/o la tele riabilitazione sembrano essere infine strumenti utili e validi nel seguire questi pazienti anche nel post COVID-19.”
Ufficio Stampa AIPO-ITS