- Pubblicazione il 18 Gennaio 2022
«Non dobbiamo trascurare le altre patologie respiratorie». Il monito arriva dal professor Stefano Gasparini, fresco di nomina alla vicepresidenza mondiale della World Association for Bronchology and Interventional Pulmonology (WAPIB). L’ex primario del Dipartimento di Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, primo italiano a ricoprire il prestigioso incarico, e che nel 2023 diventerà presidente dell’associazione Wapib, mette in guardia dal timore che hanno tante persone di recarsi in ospedale per la paura di contrarre il virus.
«A maggio e giugno abbiamo avuto un afflusso enorme di pazienti che arrivavano anche in stadi avanzati della malattia perché aspettavano a venire in ospedale per la paura di infettarsi, questo vale anche per la cardiologia. In questa seconda fase a Torrette – prosegue Gasparini – stiamo cercando di mantenere un percorso “pulito” e di non trasformare l’ospedale in Covid perché altrimenti si bloccherebbero tutte le altre patologie, alcune delle quali non sono meno gravi o meno pericolose del Covid».
Il professore rassicura: «Continuiamo quotidianamente a svolgere la nostra attività di pneumologia interventistica su tutte le patologie e i pazienti che ne hanno bisogno, provenienti anche da altre regioni dove attualmente risulta difficile perché hanno chiuso i reparti o non sono attrezzati». A tal proposito sottolinea: «Abbiamo attrezzato la sala broncoscopica a pressione negativa fondamentale per la sicurezza di operatori e pazienti, così da poter continuare l’attività in cui il rischio è quello di chiudere ad altre malattie».
Tra i numerosi studi scientifici portati avanti nel reparto, c’è quello sul cortisone, che ha mostrato la sua efficacia «nel ridurre la mortalità legata alla malattia», poi la partecipazione alla stesura delle linee guida internazionali sulla modalità di effettuazione della broncoscopia in epoca di pandemia e uno studio con il primario della Rianimazione Clinica di Torrette, Abele Donati, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet sulla tracheostomia in pazienti affetti da Covid.
L’obiettivo del professor Gasparini è quello di far crescere ulteriormente la specialità che si intreccia in maniera stretta con la pandemia di Covid-19 che dà origine a una severa forma di polmonite. Il docente spiega infatti che la broncoscopia con lavaggio broncoalveolare, una procedura che consente di raccogliere campioni prelevati dalle piccole vie aeree e dagli alveoli, «è una delle metodiche diagnostiche che ha la maggiore resa in pazienti Covid».
Commentando la sua nomina dichiara: «Mi riempie di orgoglio: la Pneumologia di Ancona è stata sempre un punto di riferimento per gli pneumologi italiani e internazionali, e ne abbiamo accolti oltre un centinaio che sono venuti da ogni parte del mondo per apprendere e fare periodi di tirocinio». L’associazione di Broncologia e Pneumologia interventistica si occupa di ricerca scientifica e persegue anche scopi educazionali.
Il professore ricorda tra i suoi traguardi professionali, che hanno dato lustro alla Penumologia dorica, quando nel 2016 ha presieduto al congresso mondiale di Broncologia e Pneumologia Interventistica, tenutosi a Firenze al quale hanno partecipato più di 2mila congressisti provenienti da cinquanta diversi Paesi del mondo.
Fonte: https://www.centropagina.it/ancona/gasparini-in-vetta-alla-pneumolgia-mondiale/