- Pubblicazione il 26 Novembre 2020
Il numero 3-2020 di Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio si apre con il Documento AIPO-ITS e SIP/IRS sul ruolo svolto dalle Pneumologie italiane in epoca COVID-19 nella gestione delle terapie semintensive respiratorie e nella risposta sanitaria di contenimento della pandemia con l’aumento dell’assistenza specialistica respiratoria e della disponibilità di posti letto per i pazienti con polmonite da COVID-19. L’esito clinico di questa gestione è stato particolarmente positivo: la mortalità generale dei pazienti COVID-19 ricoverati nelle Pneumologie italiane è stata pari al 12%, molto simile a quella che si registra nei reparti di Medicina Generale durante i mesi invernali. Le Società Scientifiche pneumologiche italiane ritengono che la valorizzazione delle competenze pneumologiche sia un’opportunità unica per tutto il Servizio Sanitario Nazionale per implementare rapidamente un’efficiente risposta di cura per tutti i pazienti affetti da patologie respiratorie.
Segue un Articolo di revisione di Giuseppe Castellana e collaboratori relativo ad una forma di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) conseguente alla Tubercolosi (TB), la TOPD (Tuberculosis Obstructive Pulmonary Disease). L’obiettivo degli Autori è promuovere la conoscenza della TOPD attraverso l’analisi della letteratura scientifica e dei dati epidemiologici, l’approfondimento dei meccanismi patogenetici dell’ostruzione bronchiale permanente a seguito di TB, l’identificazione dei fattori di rischio comuni delle due patologie e il riconoscimento delle caratteristiche differenziali tra la BPCO indotta dal fumo e la forma indotta da TB. Viene inoltre evidenziata la scarsità di studi relativi alla progressione e alla gestione della TOPD con conseguente mancanza di raccomandazioni ufficiali per il monitoraggio di pazienti ex-TB e per la terapia ottimale. Gli Autori concludono auspicando l’inclusione del fenotipo TOPD nelle linee guida per la BPCO e la TB.
Nadia Corcione e collaboratori in un Articolo di revisione fanno una sintesi delle linee guida internazionali relative alla broncoscopia nella malattia da SARS-CoV-2, il cui ruolo è ancora dibattuto. Data la scarsità di evidenze, gli Autori sottolineano come sia necessario avere ulteriori dati a disposizione relativi all’uso della broncoscopia in pazienti con infezione da SARS-CoV-2 al fine di ottimizzarne la gestione. Le maggiori incertezze riguardano la diagnosi microbiologica indipendentemente dal sospetto clinico e/o radiologico, la concordanza tra il risultato del lavaggio broncoalveolare e dei tamponi in base allo stadio clinico della malattia, la standardizzazione dei parametri laboratoristici, il tipo di supporto respiratorio e di sedazione utilizzati per effettuare la broncoscopia in pazienti non intubati, con o senza insufficienza respiratoria con infezione sospetta o accertata da SARS-CoV-2.
Per la Serie “Macrolidi a lungo termine” Sabrina Martinello e collaboratori descrivono gli effetti collaterali, le antibioticoresistenze, le controindicazioni e le prospettive future dell’utilizzo dei macrolidi a lungo termine. L’efficacia di questa classe di antibiotici nella riduzione delle esacerbazioni nelle patologie polmonari croniche è sempre più sostenuta dall’evidenza scientifica, pertanto il loro impiego è sempre più diffuso. Gli effetti collaterali sono fondamentalmente sovrapponibili a quelli osservati nei cicli brevi: gastrointestinali, ototossicità, epatotossicità, effetti cardiovascolari, cefalea e rash cutanei. Lo sviluppo di ceppi batterici con resistenza ai macrolidi è rilevato in molti studi con percentuali differenti, anche se non è ancora chiaro l’impatto clinico. Gli Autori concludono con la prospettiva di ampliamento dell’utilizzo dei macrolidi anche nelle pneumopatie infiltrative diffuse, grazie alla crescente evidenza di un possibile effetto riparativo di questi antibiotici verso l’epitelio dell’apparato respiratorio.
Ufficio Stampa AIPO-ITS