- Pubblicazione il 12 Novembre 2020
La Global Alliance of Chronic Respiratory Disease (GARD) lancia l’allarme: la pandemia da COVID-19 ci insegna che è arrivato il momento di monitorare e promuovere la salute respiratoria delle persone. E’ quanto afferma la dichiarazione GARD di Pechino, pubblicata sulle pagine del Journal of Thoracic Disease, volta a richiamare l’attenzione delle istituzioni sul tema della salute polmonare.
Nelle grandi città più dell’80% della popolazione è esposta a livelli di inquinamento atmosferico che sono ben oltre i limiti previsti dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le malattie respiratorie croniche, quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), sono fra le principali cause di morte al mondo. Nel 2017 la BPCO ha causato 3,2 milioni di morti.
Il fumo di tabacco, l’inquinamento ambientale così come quello indoor, unitamente al progressivo invecchiamento della popolazione sono fattori che contribuiscono al diffondersi delle patologie respiratorie croniche e sono sempre maggiori gli sforzi necessari a promuovere la salute respiratoria delle persone.
Inoltre, nel corso della pandemia, il 5% dei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche ha contratto il virus responsabile del COVID-19.
L’abitudine tabagica, oltre ad abbassare le difese immunitarie dei pazienti affetti da BPCO, aumenta l’espressione del recettore al quale si lega il virus: il recettore ACE2 e rende questi pazienti più vulnerabili al SARS-CoV-2.
Per i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) le raccomandazioni durante la pandemia sono quelle di stare a casa, evitare gli assembramenti, lavare frequentemente le mani e mantenere una buona aereazione dei locali così come seguire scrupolosamente le terapie farmacologiche prescritte per il trattamento della patologia.
La dichiarazione di Pechino della Global Alliance of Chronic Respiratory Disease (GARD) sono focalizzate su quattro aree di priorità: sensibilizzare le istituzioni in relazione alle patologie respiratorie croniche, accelerare i processi volti a ridurre i fattori di rischio per le patologie respiratorie croniche, rafforzare il servizio sanitario nazionale e supportare la ricerca.
Ufficio Stampa AIPO-ITS