- Pubblicazione il 12 Agosto 2020
Il numero 2-2020 di Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio si apre con la sezione “Speciale COVID-19” a cura dei Responsabili dei Gruppi di Studio AIPO-ITS i quali hanno descritto quali azioni ciascun settore, in cui il Gruppo opera, ha realizzato durante l’emergenza COVID-19 per la gestione dei pazienti affetti da diverse patologie respiratorie, la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 e la riduzione delle complicanze. Gli Autori hanno evidenziato quanto la Pneumologia abbia avuto un ruolo determinante nella gestione della pandemia e hanno fornito suggerimenti operativi utili ad affrontare future emergenze epidemiche.
Segue un Documento di Adriano Vaghi e collaboratori promosso da AIPO-ITS e nel quale viene proposto un approccio pragmatico alla diagnosi di polmonite da COVID-19 con RT-PCR negativa utilizzando un algoritmo decisionale clinico-radiologico come proxy al gold standard comunemente adottato, rappresentato dalla RT-PCR, finalizzato a isolare il paziente e a promuovere le indagini per un corretto inquadramento clinico-terapeutico. Numerose evidenze infatti dimostrano che una significativa quota di tamponi risulta negativa anche in presenza di una polmonite da COVID-19. Questi pazienti possono essere erroneamente ricoverati in area non COVID-19 contribuendo alla diffusione nosocomiale del virus. Gli Autori sottolineano l’importanza delle esperienze degli ultimi mesi per il miglioramento della pratica clinica e per favorire il contenimento dell’infezione e la prevenzione di ondate future.
Eleonora Carlicchi e collaboratori in un Articolo di revisione trattano tutte le novità, le controversie e le difficoltà che si incontrano nel percorso diagnostico delle interstiziopatie polmonari fibrosanti, alla luce anche dei progressi nello studio radiologico di tali patologie e nel loro trattamento terapeutico. Gli Autori evidenziano inoltre l’importanza della valutazione integrata e del contributo di diversi specialisti (Pneumologo, Radiologo, Patologo e talvolta Reumatologo) nella diagnosi finale.
Giorgia Dalpiaz nel suo consueto contributo per la rubrica Radiology: Tips & Tricks ci parla del vascular enlargement sign descrivendo il caso di una paziente di 70 anni presentatasi al Pronto Soccorso per febbre e lieve dispnea, senza patologie pregresse, nessuna terapia in corso e risultata positiva al COVID-19 al secondo tampone orofaringeo. Il vascular enlargement sign è un segno descritto per la prima volta in associazione con la polmonite COVID-19 in circa il 60-80% dei casi e il suo ruolo nella diagnosi è considerato importante. In letteratura è stato definito anche come “vascular thickening” o “vascular congestion”.
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Ufficio Stampa AIPO - ITS