- Pubblicazione il 12 Febbraio 2020
L’ 11 febbraio è stata presentata, presso la Sala Auditorium Piccinno del Ministero della Salute, la campagna “#Ho l’asma e faccio sport” volta a ribadire l’importanza dell’attività fisica per una migliore gestione della patologia asmatica. L’iniziativa che ha avuto, fra gli altri, il patrocinio dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e del Ministero della Salute prende le mosse da un’idea dell’Associazione “Respiriamo Insieme” presieduta da Simona Barbaglia.
Obiettivo della campagna è quello di favorire l’accesso alla pratica sportiva a quanti soffrono d’asma, sia bambini sia adulti, talora trattenuti e poco informati sul reale vantaggio a livello clinico e psicologico che lo sport è in grado di offrire a chi lo pratica.
Si stima che nel mondo siano circa 300 milioni le persone che soffrono d’asma. In Italia i pazienti asmatici sono più di 2 milioni e mezzo. La campagna social presentata al Ministero intende sottolineare il ruolo dell’attività fisica nel migliorare la gestione e l’evoluzione della malattia e, di conseguenza, il suo impatto sulla qualità di vita dei pazienti. A causa di errate convinzioni, radicate negli anni, 9 pazienti asmatici su 10 rinunciano a fare sport in quanto limitati dalla patologia.
“Vogliamo stimolare e sostenere un’attenzione intensa e costante sul tema dell’asma. Con questa campagna vogliamo far conoscere l’asma in tutte le sue forme, promuovendo una migliore consapevolezza della propria patologia e della gestione del trattamento” commenta Simona Barbaglia, Presidente dell’associazione Respiriamo Insieme e ideatrice della campagna “Ho l’asma e faccio sport”.
“Lo sport deve essere inteso come momento di salute e socializzazione e va rifiutato l’atteggiamento per cui l’attività fisica e sportiva rappresentano spesso un ostacolo per il paziente di qualsiasi età. Spesso lo sport è di fatto” continua Barbaglia “per l’asmatico, sia esso un bambino o un adulto, un obiettivo non raggiunto. Siamo molto soddisfatti della risposta delle istituzioni e dei patrocini ottenuti attraverso i quali potremo promuovere la campagna. Chiediamo a ciascuno di dedicare un contributo postando sui propri canali social il messaggio #holasmaefacciosport: un invito per i pazienti con asma a non limitarsi, a iniziare a fare attività fisica. Avremo poi il piacere di raccogliere tutti i contributi più espressivi e significativi che verranno raccolti e inseriti in un video in occasione della Giornata Mondiale dell’asma del prossimo 6 maggio”.
“E’ dimostrato che il controllo dell’asma è tanto migliore quanto maggiore è l’attività fisica svolta” precisa Gianna Camiciottoli, pneumologa, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio. “L’esercizio fisico regolare si associa a un minor declino annuale della funzione respiratoria. Questi benefici sono dimostrati sia in giovani asmatici sia in pazienti adulti con una storia più lunga di asma. La consapevolezza di poter affrontare un esercizio fisico strutturato e quindi un’attività sportiva comporta l’uscita dall’isolamento in cui spesso si trova il paziente con sintomi respiratori, la crescita dell’autostima, soprattutto nei pazienti più giovani, l’accettazione della malattia e una maggior consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti”.
A chiudere la mattinata sono stati i saluti del viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri, che ha chiamato vicino a sé i bambini presenti in sala e ha sottolineato l’importanza dell’attenzione alle generazioni future così come la promozione dell’attività fisica che rappresenterà parte preponderante del programma dell’attuale governo.
Ufficio stampa AIPO