- Pubblicazione il 30 Novembre 2019
Si è tenuto a Milano il 29 e 30 novembre il III Workshop Nazionale sul Registro Asma Grave durante il quale sono stati presentati i risultati a 16 mesi dall’avvio di un prestigioso studio di ricerca no profit volto a raccogliere dati che consentiranno di migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita dei pazienti. Si tratta del Registro Asma Grave/Italian Registry of Severe Asthma RAG/IRSA frutto del lavoro congiunto dell’Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) e dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).
“Il workshop sul Registro Asma Grave rappresenta un appuntamento importante perché ci consente di analizzare una grande quantità di dati e di informazioni e di poter valutare il follow-up – commenta il dott. Adriano Vaghi, Responsabile del Centro coordinatore e Presidente Eletto di AIPO – Si tratta di un’iniziativa che vede coinvolti oltre 70 centri dislocati sul territorio italiano con oltre 1.000 pazienti arruolati. Una fonte di dati – conclude Vaghi – che consentiranno di personalizzare le scelte terapeutiche future.”
Il registro ha raccolto l’adesione dei maggiori centri nazionali specializzati nella gestione e nel trattamento dell’asma grave. Lo Studio riconosce e sottolinea l’esigenza di individuare e comprendere nella real-life i diversi tipi di asma grave, le loro implicazioni cliniche e la possibilità di migliorarne il management. Il Registro si configura come uno studio osservazionale trasversale e/o retrospettivo, multicentrico finalizzato a raccogliere dati real-life avviato con l’obiettivo di proporre nuovi modelli di gestione dell’asma grave, di comprendere peculiarità cliniche, diagnostico-terapeutiche sulla base delle varie espressioni fenotipiche, individuare la terapia più appropriata e monitorare l’insorgenza dei sintomi garantendo la continuità assistenziale nel passaggio dall’età pediatrica a quella adulta. Lo studio è disegnato per ricevere dati relativi alla prima visita ed il monitoraggio dello stato di salute del paziente per ben 5 anni, con visite di follow-up ogni 12 mesi.
“L’analisi dei dati raccolti a 16 mesi dall’inizio dello studio - spiega il Dott. Antonino Musarra, Past President AAIITO – ha consentito di valutare le caratteristiche generali dei pazienti italiani affetti da asma grave, la tipologia dei trattamenti utilizzati e la loro efficacia, le patologie associate ed il livello di controllo dell’asma. Tali dati, insieme a tutti quelli che il Registro sarà in grado di fornire – conclude Musarra - potranno rappresentare un importante supporto per la programmazione delle politiche sanitarie relative alla gestione di tale patologia.”
I dati a 16 mesi dall’avvio dello studio, l’identikit del paziente con asma grave. Ad oggi sono 851 i dati dei pazienti analizzati a 16 mesi dall’avvio dello studio, che ha arruolato il primo paziente a marzo 2018. L’identikit del paziente con asma grave vede una prevalenza delle donne rispetto agli uomini (61% femmine vs 39% maschi) e risiede soprattutto nel Nord e nel Sud Italia. Il risultato è frutto del lavoro di 71 centri ospedalieri e territoriali specializzati in malattie allergiche e polmonari che hanno registrato una prevalenza del 39% nel Sud e Isole, 17% Centro, 44% Nord. Per quanto riguarda i principali fattori di rischio tra i pazienti la maggioranza si è dichiarata non fumatori (72%) ma resiste una porzione di ex fumatori con dati comunque significativi (22%), circa il 59% del campione presenta un peso (BMI) superiore al raccomandato.
Per quanto riguarda la diagnosi e la tipologia di asma, il 73% del campione risulta essere positivo ad uno o più allergeni. Nella maggioranza del campione analizzato l’asma e la relativa diagnosi sono state effettuate in una età compresa tra i 12 ed i 40 anni.
Solo tre pazienti su 10 controllano la patologia. La malattia risulta controllata solo nel 35% dei pazienti esaminati ed a questo dato si collega il complesso quadro della storia clinica dei pazienti nei dodici mesi precedenti all’arruolamento nello studio, che vede circa il 66% del campione dichiarare di aver sofferto di almeno 2 episodi di riacutizzazioni asmatiche all’anno, di essere ricorso al pronto soccorso nel 17% dei casi e di aver dovuto fare ricorso ad un ricovero ospedaliero nel 18% dei casi. Infine l’identikit del paziente con asma grave è completato dalle comorbidità segnalate, dato che registra come l’87,5% dei pazienti reclutati presenti almeno una patologia concomitante. Definendo un ranking delle principali patologie associate all’asma grave i dati indicano: 51,8% sinusite, 42,7% poliposi nasale, 43,5% malattia da Reflusso Gastroesofageo, 32,3% ipertensione, 19,4% obesità, 19,1% osteoporosi.
Ufficio Stampa AIPO