- Pubblicazione il 18 Novembre 2019
Si è concluso il Congresso nazionale della Pneumologia italiana svoltosi nei giorni scorsi a Firenze. E’ stata una preziosa occasione di aggiornamento e confronto sulle tematiche legate alle patologie dell’apparato respiratorio. Si è parlato di tumori, di infezioni quali tubercolosi, infezioni antibiotico resistenti, fibrosi polmonare idiopatica, di farmaci biologici impiegati nel trattamento di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva e tanto altro.
Numerose sessioni dedicate all’asma grave che, pur non avendo un peso epidemiologico importante in quanto riguarda dal 5 al 10% dei pazienti asmatici, rappresenta una criticità in termini di corretta gestione della malattia.
“Il Congresso è stata una dimostrazione di vitalità” ha commentato Venerino Poletti, Presidente del Congresso. “Abbiamo registrato un elevato numero di partecipanti, circa 2000, con aule piene e corsi molto frequentati. A questo congresso italiano, aperto al resto del mondo con sessioni in lingua inglese, è stata data una veste internazionale. Un approccio che cercherò di mantenere. Un’altra peculiarità di questo congresso è stata la forte partecipazione dei giovani ai quali è fondamentale dare i giusti strumenti per poter crescere e affrontare le situazioni anche con modalità differenti dalle nostre.”
Al centro del confronto non solo temi scientifici ma anche argomenti di politica sanitaria. Oggi chi si occupa di malattie? Il medico o il funzionario? E’ infatti sempre più rilevante il ruolo dei decisori politici e dei burocrati sulla gestione delle patologie. Il problema della sostenibilità economica degli interventi sanitari è infatti sotto gli occhi di tutti e rischia di diventare il faro che illumina le scelte di chi è chiamato a stabilire tagli di spesa e di organico in ambito sanitario.
Durante il Congresso si è cercato di capire come le società scientifiche come l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) possano avere un ruolo nel dialogo con le istituzioni e nel far comprendere ai decisori politici quali siano i veri bisogni di salute dei pazienti.
Per fare questo l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) ha somministrato una survey a tutti i presidenti regionali al fine di avere un quadro complessivo delle criticità e delle operatività delle singole realtà regionali sparse sul territorio nazionale. Obiettivo non era solo quello di realizzare un’istantanea della situazione pneumologica in Italia ma anche di comprendere come la società scientifica possa supportare i presidenti regionali nell’arduo compito di creare un dialogo con le istituzioni. La survey ha messo in luce come il tema principale dei documenti regolatori redatti dalle singole realtà regionali siano le cronicità come broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), asma, disturbi respiratori del sonno. I suddetti documenti sono frutto del lavoro di tavoli tecnici multidisciplinari, a volte complessi per il rischio di conflittualità che può insorgere fra i partecipanti. E’ stato inoltre sottolineato come la società scientifica possa avere un ruolo importante dal punto di vista formativo nell’organizzazione di corsi volti a fornire competenze e strumenti relativi alla metodologia da utilizzare nella stesura di documenti regolatori di vario tipo come, ad esempio, i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA). Una formazione che sia indirizzata e che risponda alle esigenze del sistema sanitario nazionale. In questo senso le società scientifiche possono svolgere un’azione importante nel formare i giusti interlocutori che potranno sedersi al tavolo tecnico e avere un ruolo decisivo nella stesura di documenti relativi alla gestione delle patologie e delle problematiche a queste correlate.
Il Congresso della Pneumologia si è concluso ma l’attenzione sulle patologie respiratorie rimane alta in quanto a pochi giorni di distanza, il 20 Novembre, si terrà la Giornata Mondiale della BPCO. In quell’occasione specialisti pneumologi saranno a disposizione dei passeggeri di alcuni treni Frecciarossa della tratta Milano – Napoli, per far conoscere la BPCO, malattia respiratoria cronica invalidante ma spesso sottovalutata, fornire consigli utili per uno stile di vita sano e offrire l’opportunità di effettuare la spirometria, un rapido test che valuta la salute delle vie respiratorie.
Ufficio Stampa AIPO