- Pubblicazione il 14 Novembre 2019
Nel numero 5-6/2019 di Rassegna, pubblicato in occasione del XX Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana - XLV AIPO “La globalizzazione e le nuove frontiere: il confronto e le proposte della pneumologia italiana” (Firenze 13-16 Novembre 2019), troviamo un Editoriale di Venerino Poletti che analizzando i concetti di caso, necessità, evoluzione biologica e culturale fa una valutazione della Pneumologia come specialità complessa diversa dalle altre: la Pneumologia nasce come necessità di curare i malati di tubercolosi, si struttura al di fuori degli Ospedali generali e pone le sue fondamenta su una cultura che tocca diverse specialità, dalla Medicina Interna, alla Chirurgia, l’Anestesia e Rianimazione, la Radiologia fino alle Scienze Biologiche.
Segue un Articolo di revisione di Elisa Bonati e coll. sulla riabilitazione respiratoria nei bambini medicalmente complessi. L’elevata fragilità clinica di questi pazienti porta spesso alla compromissione delle condizioni respiratorie causata soprattutto da ingombro bronchiale per tosse inefficace, tracheiti e broncopolmoniti ab ingestis con rischio di insufficienza respiratoria. Nel percorso di cura la riabilitazione respiratoria è fondamentale sia per la prevenzione degli eventi acuti che per limitare il tempo di degenza in caso di ospedalizzazione. E’ necessaria inoltre un’adeguata istruzione dei caregiver al fine di consentire lo spostamento dei trattamenti dal setting ambulatoriale-ospedaliero al domicilio, con l’eventuale supporto di accessi domiciliari del personale sanitario e della telemedicina.
Adriano Vaghi parla di asma con infiammazione T2, un endotipo che è il risultato di una complessa interazione tra meccanismi immunopatologici innati e che si presenta di solito con eosinofilia periferica e tissutale, ispessimento della membrana basale sottoepiteliale, maggiore iperreattività bronchiale ed una migliore risposta agli steroidi rispetto all’endotipo non T2. I pazienti con asma grave T2, oltre a essere meno responsivi agli steroidi, presentano spesso importanti comorbilità come la rinusinusite cronica e la poliposi nasale. L’utilizzo di farmaci biologici in questo ambito è diventata ormai una strategia indispensabile.
A seguire troviamo un lavoro di Caterina Antonaglia e coll. relativo ai disordini respiratori nel sonno nei pazienti neuromuscolari. In questi soggetti l’identificazione precoce di tali disturbi è di fondamentale importanza dal momento che spesso rappresentano un marker predittivo del coinvolgimento respiratorio. Attualmente le linee guida per il trattamento respiratorio delle malattie neuromuscolari raccomandano l’utilizzo della ventilazione non invasiva domiciliare poiché in grado di migliorare la sopravvivenza e la qualità del sonno.
Stefano Gasparini racconta la storia della Pneumologia Interventistica dalle sue origini ad oggi, evidenziandone i momenti fondamentali nel loro contesto storico e sottolineandone il significato in termini di implicazioni cliniche e risvolti pratici per la Pneumologia. Il 1900 e i primi anni del 2000 sono stati ricchi di innovazioni e contraddistinti da un enorme sviluppo tecnologico che ha favorito la realizzazione di metodiche sofisticate, permettendo l’ampliamento del campo di intervento della Pneumologia Interventistica, diventata ormai necessaria nel percorso-diagnostico-terapeutico di gran parte delle patologie respiratorie.
Con questo fascicolo si chiude la produzione cartacea della rivista; il prossimo numero uscirà a Marzo 2020 su una nuova piattaforma digitale e in open access.
Ufficio Stampa AIPO