- Pubblicazione il 06 Giugno 2019
Un sistema sanitario certamente in sofferenza che fa fatica a tenere il passo. Nonostante ciò la qualità dell’assistenza sanitaria migliora di anno in anno. A dirlo sono i primi risultati del Programma Nazionale Esiti 2018, relativi all’anno 2017, presentati nei giorni scorsi a Roma. Dati che mostrano come la valutazione degli esiti abbia innescato in tutto il sistema un processo di miglioramento continuo e riscontrabile di anno in anno. In sintesi, misurare bene le proprie performance può consentire ad una Azienda di innescare un processo di miglioramento continuo. L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) su mandato del Ministero della Salute offre una vera e propria istantanea della qualità dell’attività assistenziale valutata sulla base di parametri quali efficacia, sicurezza e appropriatezza.
L’edizione 2018 di PNE analizza 175 indicatori (70 di esito/processo, 75 volumi di attività e 30 indicatori di ospedalizzazione) e ha introdotto rispetto all’anno precedente 8 nuovi indicatori, di area cardiovascolare ed oncologica (tra cui: embolia Polmonare-volumi e mortalità a 30 giorni, volumi di PTCA in infarti STEMI e non –STEMI, volumi di intervento per carcinoma ovarico).
Un dato evidente è il profondo divario fra Nord e Sud. E Anche all’interno della stessa Regione, seppur virtuosa, emergono forti discrepanze. Continua il decremento di ospedalizzazioni per patologie acute e croniche ad alto rischio di inappropriatezza. Da questo punto di vista sono interessanti i dati che riguardano i tassi di ospedalizzazione per broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Per la cura delle patologie croniche, per le quali vengono analizzati i tassi di ospedalizzazione potenzialmente evitabili per il diabete, l’asma, la BPCO, i risultati del PNE rilevano infatti un trend in riduzione soprattutto per le patologie respiratorie che scendono, per la BPCO, dal 2.5‰ nel 2010 al 1.9‰ nel 2017 che si traducono in circa 27.000 ospedalizzazioni evitate nell’ultimo anno.
“Quest’edizione del PNE fotografa un sistema sanitario che marcia senza sosta per raggiungere i migliori standard, con la maggior parte delle Regioni del Sud che nell’ultimo periodo hanno alzato il passo» - afferma Francesco Bevere, Direttore Generale di AGENAS. «Il cammino intrapreso verso migliori performance incontra, tuttavia, ancora l’ostacolo della disomogeneità tra le Regioni così come resta l’eterogeneità intra-regionale anche in regioni storicamente “virtuose”. I dati del 2017 indicano che laddove si è proceduto alla riorganizzazione a rete dei presidi ospedalieri e dell’offerta sanitaria si è registrato un significativo miglioramento degli esiti, come ad esempio nella cura del carcinoma della mammella, quando sono state correttamente costituite le Breast Unit”.
Anche se è difficile parlare di classifiche in sanità possiamo affermare che i dati di PNE 2018 rappresentano un insostituibile strumento di valutazione osservazionale longitudinale della qualità e quantità delle cure erogate dai nostri servizi sanitari in tutto il territorio nazionale.
In sintesi quello che emerge è che Il Sistema Sanitario Nazionale, come misurato in PNE, continua a restituire segnali di miglioramento e di evoluzione positiva per la maggior parte degli esiti. Questo è evidente nelle aree di patologia cardiovascolare (IMA e by pass), muscolo-scheletrica (fratture e protesi), oncologica (volumi ed esiti), perinatale (parti), respiratoria e digerente. Continua la marcia, anche se più lenta in area oncologica, verso la concentrazione in strutture “Hub” di procedure il cui esito positivo, da letteratura, è associato all’incremento di volumi, e continua il decremento di ospedalizzazioni per patologie croniche ad alto rischio di inappropriatezza.
Vai al documento Risultati Programma Nazionale Esiti 2018
Ufficio Stampa AIPO