- Pubblicazione il 21 Dicembre 2018
Dopo le annunciate dimissioni del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, sono seguite altre dipartite importanti che pongono pesanti quesiti circa la solidità di questo ente.
Si sono infatti dimessi anche Giuseppe Remuzzi (membro del Cda), Armando Santoro (Comitato scientifico) e Francesco Vitale (Comitato scientifico).
"Personalmente non ho mai messa in dubbio l'indipendenza dell'Iss, mi sono dimesso dal mio incarico di membro del Cda dell'Istituto superiore di sanità un'ora dopo che Walter Ricciardi ha lasciato la presidenza. Ci tengo a precisare che ho fatto un'esperienza meravigliosa all'Iss e che sono grato sia a Ricciardi, che al direttore dell'Iss Angelo Del Favero" dice all'Adnkronos Salute Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano.
"Lascio l'Istituto - spiega Remuzzi - per motivazioni personali. Ho avuto questo incarico dall'ex ministro Beatrice Lorenzin. Nutro una fiducia immensa in Walter Ricciardi e con il Cda abbiamo sistemato una situazione in commissariamento e a rischio chiusura. Abbiamo chiuso in pareggio. E' stata un'esperienza bellissima e personalmente non ho alcuna recriminazione e anzi penso viga assoluta indipendenza di giudizio all'Istituto. Io ora sono direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano e già a luglio avevo rimesso il mio mandato a Ricciardi, che mi ha chiesto di rimanere fino all'approvazione del bilancio, dopo le opportune verifiche di possibile incompatibilità. Ripeto, è stata un'esperienza meravigliosa e sono grato sia a Ricciardi che a Del Favero".
“Un gesto di onestà intellettuale". Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center, definisce così la sua decisione di dimettersi dal Comitato scientifico dell'Istituto superiore di sanità, dopo l'addio di Ricciardi alla presidenza dell'ente. Una scelta comunicata da Santoro "ieri sera in una email - spiega l'oncologo all'AdnKronos Salute - in cui informavo delle mie dimissioni, giustificandole, e ringraziavo per l'esperienza fatta. Non ho mai messo in dubbio l'indipendenza scientifica dell'Istituto superiore di sanità", tiene a chiarire. "Il Comitato scientifico di cui facevo parte - ricorda - era stato nominato su indicazione del professor Ricciardi, sulla base di un preciso programma di sviluppo del quadro medico, sanitario e assistenziale italiano. Nel momento in cui Ricciardi dà le dimissioni, dunque, a mio parere viene a cadere l'idea di programma che si era deciso di portare avanti. Inoltre, ritengo giusto che sia il commissario" in arrivo all'Iss in attesa della nomina del nuovo presidente "a scegliere chi dovrà far parte del Comitato scientifico".
"Mi sembra una decisione corretta", aggiunge l'esperto, senza nascondere tuttavia una "non condivisione di alcune posizioni del Governo e del ministero della Salute". Santoro si riferisce in particolare "al tema vaccini", nonché "alle modalità con cui è stato" di fatto "sciolto il Consiglio superiore di sanità" da parte della titolare del dicastero, Giulia Grillo, con la revoca delle nomine dei membri non di diritto del Css.”
Nel pomeriggio è arrivato poi il terzo annuncio di dimissioni con le dichiarazioni di Francesco Vitale, preside dell'università di Palermo che era membro del comitato scientifico.
“Me ne vado perché ho creduto fermamente nel progetto di Ricciardi presidente dell’Istituto - dice Vitale a Repubblica - Ha fatto un grande lavoro, il fatto che se ne vada è una perdita enorme per le istituzioni sanitarie. E' stato messo nelle condizioni di dover prendere una decisione del genere e credo sia doveroso ed educato condividere il suo passo indietro. Ha fatto il meglio possibile e in modo corretto, con una grande competenza e altro senso delle istituzioni".
Non è mancata la reazione del Ministro: “Apprendo con incredulità che due membri apicali dell’Istituto Superiore di Sanità avrebbero lasciato il loro incarico perché - secondo quanto riportato dalle agenzie - “considererebbero ormai non garantita l'indipendenza scientifica dell'ente”.
“Chi mette in giro queste voci - dice ancora Grillo - con chiari intenti politici, deve prendersi la responsabilità delle proprie affermazioni, che sono gravissime e lesive dell’onore delle istituzioni e di chi le rappresenta. Chi lancia accuse infamanti, ne risponderà nelle sedi opportune”.
“Mai alcun atto di questo governo, a partire da quelli del mio ministero, ha interferito nelle attività dell’Istituto Superiore di Sanità, né condizionato l’indirizzo programmatico o scientifico. Mai i ricercatori dell’Iss, il personale o i dirigenti hanno ricevuto pressioni rispetto al loro operato, né mai io come Ministro sono intervenuta per portare condizionamenti o ingerenze di alcun genere. Perché non c’è ricerca senza libertà e senza indipendenza”, conclude il Ministro.
Fonte: Ansa.it e Quotidiano Sanità
Ufficio Stampa AIPO