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Workshop Asma Grave I, i nuovi modelli terapeutici

Si è tenuta nei giorni scorsi a Milano la seconda edizione del Workshop Nazionale Asma Grave organizzato dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) in sinergia con l’Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO).

Ad aprire i lavori è stato Antonino Musarra, Presidente AAIITO, che ha sottolineato come il primo anno di vita del Registro Nazionale abbia di fatto consolidato e confermato l’intesa strategica siglata fra le due società scientifiche aprendo le porte a nuove e future collaborazioni sinergiche.
“L’asma severa è una malattia estremamente eterogenea” ha spiegato Musarra. “Il concetto di asma grave è cambiato nel tempo a seconda dei fattori che sono stati considerati. Certamente, una forte scossa è arrivata dalla Commissione di Lancet che ha invitato gli esperti a livello mondiale ada andare oltre il semplice controllo della patologia e a considerare, nella sua definizione, gli effetti delle riacutizzazioni, l’uso diverso dei biomarcatori, sottolineando come al variare dei criteri di valutazione dell’asma grave cambi anche il ventaglio di pazienti elegibili per un determinato trattamento.”

“Oggi la sfida più importante è la valutazione del rischio che deve tener conto della condizione clinica del paziente a partire da tutti gli aspetti che riguardano la sua vita. In altre parole, la definizione di ASMA GRAVE non può basarsi solo sui sintomi e sui farmaci utilizzati ma deve avere un approccio globale” conclude Musarra.

Nel corso della prima giornata è intervenuto Giuseppe Insalaco, Responsabile Medicina del Sonno Tecnologie Innovative per lo studio dei disturbi respiratori del sonno del CNR, che ha approfondito il tema relativo alle comorbidità correlate all’asma grave. “Le comorbidità sono legati a un non adeguato controllo della malattia” ha esordito Insalaco. “Fra le principali dobbiamo annoverare rinite e sinusite, esofagite da reflusso, sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSA), obesità e poliposi nasali. Da recenti studi è emerso come i soggetti con asma severo siano quelli a maggior rischio di sviluppare sindrome delle apnee ostruttive del sonno”.

Ad animare questa prima giornata vi è poi stato l’intervento di Adriano Vaghi, Presidente Eletto AIPO, che ha spiegato e descritto i meccanismi d’azione di due farmaci biologici: l’inibitore dell’interleuchina 13 e della interleuchina 4.

“I risultati ottenuti con i singoli inibitori della IL-13 o IL-4 sono stati deludenti, verosimilmente per l‘effetto ridondante delle due citochine, più promettente è l’effetto della inibizione del segnale trasdotto sia dalla IL-4 che dalla IL-13. Il Dupilumab è attualmente il monoclonale che ha dimostrato maggior attività, studi di più lunga durata potrebbero evidenziare un effetto anti rimodellamento. Il Dupilimab è stato approvato negli USA per il trattamento della dermatite atopica, oltre all’asma grave e indicazioni si estendono alla rino-sinusite ed alla poliposi nasale” conclude Adriano Vaghi.

Nella parte finale della giornata ampio spazio è stato dedicato alle Associazioni Pazienti. Erano presenti infatti rappresentanti delle associazioni pazienti nelle persone di Filippo Tesi, Presidente Federasma & Allergie Onlus e Simona Barbaglia Presidente di Respiriamo Insieme Onlus che hanno presentato progetti e finalità delle rispettive associazioni.

Ufficio Stampa AIPO