- Pubblicazione il 21 Novembre 2018
Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.
Anche se L’Italia è ai primi posti per stato di salute in Europa, preoccupa l'invecchiamento della popolazione, le patologie croniche e il rapporto con la spesa sanitaria. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale Meridiano Sanità, elaborato da The European House - Ambrosetti.
I ritardi riguardano in particolare la spesa per le patologie a lungo termine e per la protezione sociale, quando la popolazione che supera i 65 anni è destinata ad aumentare, passando da 13,4 milioni nel 2016 a 16 milioni nel 2030. In particolare,- rileva il Rapporto - occorre accelerare l’organizzazione e l’attivazione, da parte delle Regioni, di percorsi di presa in carico delle persone fragili, con patologie croniche e non autosufficienti.
Il Rapporto evidenzia inoltre come “la quota delle risorse destinate alla sanità rispetto all’andamento dell’economia è in calo, ed è destinata a diminuire nei prossimi anni. Il Mef prevede che il rapporto spesa sanitaria pubblica/Pil si ridurrà di 0,3 punti percentuali tra 2017 e 2020, raggiungendo il 6,3%. Inoltre, nel confronto internazionale nel nostro Paese si rilevano già livelli di spesa sanitaria totale inferiori rispetto alle principali economie europee (3.064 euro in Italia vs 5.015 euro in Germania)".
Il Rapporto mette in relazione anche le performance dei sistemi sanitari regionali: “le Regioni con lo 'stato di salute' della popolazione migliore (tutte del Nord) sono anche quelle caratterizzate da un 'indice di mantenimento dello stato di salute' maggiore. Questa relazione mette in evidenza come, purtroppo, il divario tra Nord e Sud sembra destinato ad aumentare. Lo stato di salute migliore è rilevato nelle Province Autonome di Bolzano e Trento, che riportano un punteggio rispettivamente pari a 9,4 e 9,1. Al contrario, le performance peggiori sono registrate dalle Regioni del Sud Italia e in particolare dalla Campania (il cui punteggio è pari a 2,7). Per quanto riguarda l’indice di mantenimento dello stato di salute, l’Emilia-Romagna, la Lombardia e la Toscana registrano le performance migliori.
Negli ultimi 40 anni - si legge sempre nel Rapporto annuale Meridiano Sanità elaborato da The European House-Ambrosetti - i cittadini italiani hanno guadagnato quasi 10 anni di vita, raggiungendo un'aspettativa di vita media alla nascita di 83,3 anni, grazie ai miglioramenti delle condizioni di vita e agli straordinari progressi della scienza e della medicina.
I cambiamenti demografici ed epidemiologici determinano un aumento significativo delle malattie croniche non trasmissibili (tra cui le malattie cardiovascolari, tumori, disturbi neurologici, diabete e malattie respiratorie) responsabili del 94% dei decessi. Tutte malattie ad alto impatto per il sistema sanitario sia per il numero di persone che ne sono affette che per i costi sanitari e sociali generati.
I cambiamenti demografici ed epidemiologici determinano un aumento significativo delle malattie croniche non trasmissibili (tra cui le malattie cardiovascolari, tumori, disturbi neurologici, diabete e malattie respiratorie) responsabili del 94% dei decessi. Tutte malattie ad alto impatto per il sistema sanitario sia per il numero di persone che ne sono affette che per i costi sanitari e sociali generati.
Fonte: Regioni.it