- Pubblicazione il 05 Ottobre 2018
Nel quarto numero troviamo un Articolo di revisione di Venerino Poletti e collaboratori relativo agli strumenti endoscopici monouso introdotti con l’intento di superare i problemi logistico-organizzativi e ridurre il rischio di trasmettere infezioni ospedaliere. Gli Autori evidenziano come l’elevato rischio di contaminazione microbica, il rischio di rottura degli strumenti pluriuso o la difficoltà di utilizzo in pazienti ricoverati in strutture assistenziali a bassa intensità di cure siano condizioni in cui è importante considerare l’utilizzo dei broncoscopi monouso. Tali strumenti, inoltre, offrono una buona visione endoscopica, una buona manovrabilità con accesso a tutti i rami bronchiali e una buona capacità di aspirazione.
Segue un altro Articolo di revisione di Francesco Belli e collaboratori in cui si discute di immunopatogenesi, imaging e terapia delle bronchiectasie e delle sindromi bronchiectasiche. L’interesse per l’eziologia, gli aspetti clinici e la patogenesi, in particolare per ciò che riguarda le implicazioni immunologiche e genetiche, il ruolo del microbiota e le complicazioni infettive, è stimolato dall’incremento dell’incidenza di tali patologie e dal miglioramento dei percorsi diagnostici. Per la gestione terapeutica di questi pazienti è fondamentale un approccio multidisciplinare fra pneumologo, fisioterapista e, talora, chirurgo.
Mario Del Donno e collaboratori in un Articolo di revisione trattano del sovraffollamento invernale dei pronto soccorso e del rilevante peso sociale (assistenziale ed economico) derivante dall’aumento di incidenza e prevalenza delle malattie respiratorie croniche a livello mondiale. Gli Autori a tale proposito sottolineano l’importanza di attivare politiche socio-sanitarie che favoriscano le vaccinazioni, la disassuefazione dal fumo di sigaretta e la riduzione dell’inquinamento, oltre all’adeguata programmazione dei posti letto di Pneumologia negli ospedali che consentirebbe di poter dare le giuste risposte terapeutiche a pazienti affetti da patologie respiratorie acute e/o croniche severe.
Per la Serie Medicina di genere in Pneumologia Alessandra Manes e collaboratori parlano di Ipertensione Arteriosa Polmonare (IAP) nel sesso femminile. I dati epidemiologici evidenziano una netta prevalenza della patologia nelle donne per le forme di IAP “isolata”, non associata ad altre patologie. Gli Autori descrivono il ruolo patogenetico svolto dagli ormoni sessuali femminili, dai meccanismi autoimmunitari e dai determinanti genetici legati al cromosoma X. E’ noto che le alterazioni emodinamiche legate alla gravidanza sono poco tollerate in presenza di IAP, anche se non è chiaro l’effetto patogenetico sull’insorgenza della patologia. La presentazione clinica è simile nei due sessi; tuttavia gli ormoni sessuali femminili se da un lato favoriscono lo sviluppo della malattia, dall’altro potrebbero anche influenzare favorevolmente il decorso e la risposta ai trattamenti (“estrogen paradox”).
Ufficio Stampa AIPO