- Pubblicazione il 24 Luglio 2018
A guidare le associazioni pazienti, fra i principali stakeholder nel campo della salute, sono perlopiù donne, di età media attorno ai cinquant’anni che hanno maturato competenze ed esperienze sul campo senza seguire percorsi di formazione specifici. E’ questa la fotografia della leadership della associazioni pazienti che emerge da una Survey promossa dall’Altems dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’indagine, condotta fra maggio e giugno 2018, ha coinvolto 200 associazioni e ha messo in evidenza come a guidare le associazioni di pazienti sia prevalentemente un profilo femminile (65,5%), con un’età media di 53,7 anni, mosso soprattutto da passione, coinvolgimento personale e un forte senso della propria missione.
La capacità che maggiormente spicca da questa figura è certamente quella di saper coinvolgere e far crescere i propri collaboratori. I profili che guidano le associazioni pazienti sono perlopiù dotati di competenze specifiche medio-alte maturate direttamente sul campo senza aver seguito un percorso di formazione specifico.
Le associazioni pazienti stanno assumendo un ruolo sempre più importante in qualità di stakeholder del sistema salute. Sono infatti chiamate a partecipare sempre più attivamente ai tavoli tecnici volti a orientare le scelte dei decisori politici, in ambito sanitario, al fine di garantire la centralità del paziente nelle scelte di salute.
Per questo motivo l’Alta scuola di Economia e Management dei sistemi sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha deciso di lanciare il Patient Advocacy Lab (PAL), un laboratorio per la formazione dei manager delle associazioni pazienti.
Obiettivo del laboratorio sarà quello di tradurre le conoscenze accumulate attraverso l’esperienza sul campo in competenze e skills tecniche codificate, standardizzate e quindi trasferibili in modo efficace.
“Dalla survey emerge che le competenze che caratterizzano il profilo dei leader delle organizzazioni civiche e di pazienti sono legate alla capacità di far crescere i propri collaboratori, di creare relazioni con altri stakeholder e anche una notevole empatia – spiega Americo Cicchetti, Direttore di Altems – d’altra parte l’indagine evidenzia anche alcune criticità, in particolare quello che i leader vorrebbero sapere sul management e che non sanno, ad esempio come fare programmazione finanziaria, la ricerca di fondi e la gestione delle persone. In sintesi quel che evidenzia l’indagine è, soprattutto riguardo alle abilità e alle competenze tecniche, un ampio margine di miglioramento delle esperienze maturate".
"Il modello operativo del Laboratorio prevede il coinvolgimento a vari livelli delle organizzazioni e di diverse istituzioni – afferma Teresa Petrangolini, Direttore del Patient Advocacy Lab – il primo livello è la conoscenza, per questo Altems ha promosso la Survey che ci permette di capire le criticità e i bisogni delle organizzazioni pazienti e civiche: il secondo livello riguarda la formazione, per la quale ci avvarremo, a partire da settembre, sia di un Focus Group, con i rappresentanti delle principali aree associative al fine di redigere linee di indirizzo strategico, sia a gennaio 2019 di un Master universitario aperto anche ai non laureati che sono numerosi nell’Associazionismo; infine, il terzo livello costituito dal counseling e dalla divulgazione, attraverso uno Sportello e una banca dati, strumenti indispensabili per mettere in pratica le conoscenze acquisite".
Ufficio Stampa AIPO