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Asma, la rieducazione respiratoria migliora la qualità di vita

Gli esercizi di rieducazione respiratoria possono aiutare davvero i pazienti asmatici migliorando la qualità delle loro vite. A dirlo è uno studio pubblicato sulle pagine di Lancet Respiratory Medicine.

Ma c’è di più: l’impatto di questi effetti migliorativi sarebbe superiore rispetto a quello ottenuto da un training seguito grazie al supporto di un terapista respiratorio.

Lo studio, realizzato da ricercatori in forza presso la Università di Southampton, ha coinvolto 655 pazienti asmatici di età compresa fra i 16 e i 70 anni. Tutti presentavano una compromissione della qualità di vita a causa della malattia. Riportavano, infatti, un punteggio non inferiore a 5,5 nel questionario Asthma Quality Life Control (AQLQ), lo strumento che consente di misurare l’impatto della malattia sulla qualità di vita. Altro requisito per partecipare allo studio: aver ricevuto almeno un trattamento antiasmatico nell’anno precedente l’inizio della valutazione.

I partecipanti sono stati suddivisi in 3 gruppi: uno seguiva un intervento di rieducazione respiratoria ideato da fisioterapisti che comprendeva un DVD e un opuscolo, il secondo gruppo seguiva sessioni di rieducazione con un fisioterapista respiratorio di 40 minuti ciascuna, mentre il terzo gruppo seguiva solo le cure standard.

I risultati hanno dimostrato che la qualità di vita di pazienti asmatici migliora grazie agli esercizi di allenamento respiratorio, meglio se con un programma da seguire da soli a casa con un DVD o un opuscolo.

Infatti, la media del AQLQ a 12 mesi è stata significativamente più alta nel gruppo che seguiva il metodo da autodidatta: 5,40 contro 5,33 di chi seguiva il fisioterapista e 5,12 di chi si sottoponeva solo alle cure standard. I miglioramenti più significativi riguardavano le emozioni, dove entrambi i gruppi trattati con la rieducazione respiratoria avevano punteggi migliori rispetto a quelli ottenuti dal gruppo che seguiva solo le terapie standard.

“Già studi precedenti avevano dimostrato come un coinvolgimento diretto del paziente nel processo di cura dell’asma quale può essere una rieducazione al respiro possa avere effetti molto positivi” commenta Claudio Micheletto, Segretario Nazionale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), nonché Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Ospedale Mater Salutis di Legnago.

“Questi programmi sono di semplice realizzazione in quanto basta un’adeguata formazione iniziale del paziente che potrà poi eseguire gli esercizi a casa con il supporto di un DVD o di un opuscolo” continua Micheletto. “Non dimentichiamo però che questi approcci non hanno alcuna ricaduta sui parametri clinici e quindi sullo stato infiammatorio dell’apparato respiratorio, tipico di questa patologia e sulla funzionalità respiratoria stessa. Hanno un impatto solo sulla qualità di vita.”

Fonte: http://www.thelancet.com/journals/lanres/article/PIIS2213-2600(17)30474-5/abstract

 

Ufficio Stampa AIPO