- Pubblicazione il 18 Settembre 2017
Che una condizione di sovrappeso non aiuti il respiro è cosa nota ma ora sono disponibili dati scientifici che dimostrano come gli effetti positivi di una riduzione di peso sulla funzionalità respiratoria possano essere duraturi nel tempo.
Uno studio pilota, a firma italiana e pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Respiratory Medicine, dimostra come in pazienti obesi con asma una riduzione del peso corporeo, ottenuta grazie a chirurgia bariatrica, porti a evidenti benefici sia in termini di controllo della malattia che di stili di vita.
“Il dato interessante che emerge da questo studio è la durata dell’effetto positivo” commenta Mauro Maniscalco, primario dell’Unità Operativa di Pneumologia Riabilitativa ICS Maugeri IRCCS Telese, Benevento. “Non si tratta di un effetto transitorio ma duraturo nel tempo e questo è il primo studio a lungo termine in tale ambito.”
Lo studio ha visto il coinvolgimento di 26 pazienti affetti da una grave forma di obesità e da un’asma moderata, con indicazione all’intervento di bendaggio gastrico per via laparoscopica al fine di favorire la necessaria riduzione di peso corporeo. Dei 26 pazienti 15 hanno deciso di sottoporsi all’intervento.
Prima dell’intervento chirurgico, a distanza di un anno e dopo cinque anni sono stati raccolti e valutati alcuni parametri quali l’indice di massa corporea, il grado di controllo della malattia, la qualità di vita e i valori ottenuti tramite esame spirometrico volto a valutare la funzionalità polmonare.
“Si tratta di pazienti affetti da una forma moderata di asma ma con sintomi frequenti” spiega Mauro Maniscalco, prima firma del lavoro. “In questo tipo di asma l’ostruzione non è severa ma i sintomi sono logoranti e incidono pesantemente sulla quotidianità. In altre parole, hanno sintomi peggiori di quanto ci si si potrebbe aspettare dagli esami funzionali respiratori.”
A un anno e dopo cinque anni dall’intervento gli studiosi hanno osservato una diminuzione dell’indice di massa corporea nel gruppo di pazienti che si è sottoposto all’operazione di bendaggio gastrico mentre tale parametro è rimasto invariato nel gruppo di controllo. In questi pazienti sono rimasti invariati anche altri parametri quali il controllo della malattia e la qualità di vita.
Per quanto riguarda la funzionalità polmonare, nei pazienti che in seguito all’intervento di chirurgia bariatrica avevano perso peso sono notevolmente migliorati sia il volume espiratorio massimo al secondo (FEV1) sia la capacità vitale forzata (FCV). E il miglioramento di questi parametri è stato osservato anche a distanza di cinque anni dall’operazione.
“Sono due le ipotesi che possono spiegare gli effetti della riduzione di peso sulla funzionalità polmonare” spiega il primo autore dello studio “un’ipotesi di tipo meccanico in base alla quale la perdita di peso facilita lo spostamento del diaframma e favorisce i movimenti respiratori e un’ipotesi legata alla riduzione dello stato infiammatorio caratteristico dell’individuo obeso” conclude Mauro Maniscalco.
Ufficio Stampa AIPO