- Pubblicazione il 10 Giugno 2017
In questo secondo numero del 2017, pubblicato in occasione del Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana - XLIV AIPO (Bologna 10-13 giugno 2017), troviamo un Articolo di revisione di Andrea Rossi sul Centro Studi AIPO che dal 2010 copre diverse aree di ricerca ed ha avviato numerosi progetti e importanti survey, i cui risultati pubblicati forniscono dati utili alla Comunità Scientifica per una migliore gestione metodologica e clinica delle malattie respiratorie. Il Centro Studi applica procedure e metodologie al fine di garantire un’ampia offerta progettuale allineata ai migliori standard nazionali e internazionali e ha inoltre maturato una positiva esperienza di collaborazione internazionale con altre Società Scientifiche Pneumologiche.
In un Articolo originale Vanni Galavotti e coll. riportano i dati di una survey nazionale AIPO nata con l’obiettivo di stabilire la tipologia e la prevalenza dei servizi di follow-up e assistenza domiciliare per i pazienti affetti da malattie respiratorie croniche in fase di insufficienza respiratoria cronica. La survey è stata realizzata attraverso l’invio di un questionario dettagliato a diversi centri pneumologici pubblici o privati precedentemente identificati. Gli Autori evidenziano una situazione molto eterogenea legata a sistemi organizzativi regionali diversi tra loro e a carenze legislative, ma anche dati incoraggianti relativi a forme di follow-up dedicato.
Per la Serie Ipertensione polmonare Francesca Luisi e Davide Elia descrivono le principali mutazioni geniche alla base dell’ipertensione polmonare, come quelle a carico del gene BMPR2 riscontrate nel 70% circa delle forme familiari e nel 10-40% di quelle idiopatiche, e altre forme più rare, come quelle di CAV1 o KCNK3. Le recenti linee guida raccomandano il counseling genetico e l’esecuzione di test genetici in pazienti con una storia familiare di PAH; tali test offrono la possibilità di individuare i portatori asintomatici di mutazioni che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, a causa della penetranza incompleta delle mutazioni dei geni che predispongono alla PAH, è impossibile identificare quei portatori della mutazione che svilupperanno la patologia.
Per la Serie Cure palliative precoci non oncologiche Marzia Simoni e coll. riportano una serie di dati epidemiologici relativi alle malattie respiratorie e ai servizi di cure palliative in Italia. La popolazione mondiale invecchia sempre di più creando una nuova realtà demografica con sempre più persone costrette a convivere con patologie cronico-degenerative. Le cure palliative hanno l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei malati con malattie inguaribili; tuttavia gli Autori evidenziano che nel nostro Paese più del 60% dei malati aventi diritto non ricorre ai servizi specialistici palliativi e la maggior parte di essi non conosce i riferimenti regionali. Il potenziamento del servizio di cure palliative in Italia favorirebbe un miglioramento delle ultime fasi di vita dei pazienti e un’ottimizzazione dei costi.
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Ufficio Stampa AIPO