- Pubblicazione il 30 Gennaio 2017
Sarà oggetto di discussione presso la Conferenza Stato Regioni lo schema di accordo sul documento “La formazione continua nel settore salute” volto a promuovere una forte operazione di restyling dell’universo ECM.
Il provvedimento nasce, come sottolineato dal Ministero della Salute, dall’esigenza di dare da un lato “organicità alla disciplina del settore” e dall’altro una “chiara ripartizione delle competenze amministrative tra Stato e Regioni per creare un sistema coerente di regolamentazione amministrativa che assicuri un uniforme miglioramento qualitativo dell’assistenza e della formazione continua su tutto il territorio nazionale”.
Una grossa novità è rappresentata dai Manuali che, in sinergia all’accordo, contribuiranno a rinnovare la formazione continua nel settore salute e che saranno ultimati nelle prossime settimane dalla Commissione Nazionale ECM.
Fra questi il punto di riferimento sarà il “Manuale nazionale di accreditamento per l’erogazione di eventi ECM” che riporterà i requisiti e le regole da seguire per l’accreditamento dei provider e la disciplina degli eventi formativi. Oltre a questo vi saranno i “Manuali regionali di accreditamento per l’erogazione di eventi ECM”, il “Manuale sulla formazionale continua del professionista sanitario” e quello per “le verifiche dei provider” che dovranno sempre essere approvati dalla Commissione.
Una volta definito l’accordo di cui sopra entrerà a regime il Dossier Formativo grazie al quale, all’inizio del triennio formativo, il professionista potrà definire il proprio percorso formativo in base alle sue specifiche necessità formative. Tutti gli eventi ai quali parteciperà saranno registrati dal sistema Cogeaps e verificati dal professionista, che al termine del percorso, riceverà dei bonus, o meglio degli “sconti” sul numero dei crediti da totalizzare. Non solo, il Dossier sarà utile anche ai provider per capire quali sono le esigenze formative dei professionisti.
L’attuazione amministrativa, legata alla programmazione degli eventi, sarà in capo alle Regioni e alle Province Autonome che li pianificheranno sulla base delle esigenze territoriali “assicurando il raggiungimento e promuovendo il miglioramento dei livelli di qualità formativa definiti quale standard minimo a livello nazionale”. Ma non solo, le Regioni potranno prevedere requisiti di accreditamento ulteriori rispetto agli standard minimi stabiliti nel “Manuale nazionale” purché “oggettivamente idonei a elevare la qualità dell’offerta formativa”.
Saranno l’Osservatorio Nazionale ECM, un Comitato di garanzia e la Segreteria della Commissione Nazionale a vigilare, sulla base di quanto indicato nel “Manuale delle Verifiche” sul rispetto delle regole. Questi organi saranno autorizzati a effettuare visite ispettive direttamente presso la sede dell’evento formativo.
Ufficio Stampa AIPO