- Pubblicazione il 28 Novembre 2016
Sotto l'Egida dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e Federasma e Allergie Onlus, si svolgerà a Firenze, durante l'annuale appuntamento del Forum Risk Management in Sanità, una speciale sessione dedicata alla Pneumologia e alla sfida che lo specialista deve affrontare nella gestione delle malattie respiratorie complesse. Si tratta di un campo ben specifico delle malattie respiratorie in continua espansione demografica e con forte impatto socio-sanitario e economico per il quale è indispensabile che il governo clinico sia pilotato in modo esperto e competente dallo Pneumologo.
Cinque esempi per tutti sono l'asma grave, la BPCO severa, l'insufficienza respiratoria acuta, la cronicità critica respiratoria, e la sindrome dell'apnea ostruttiva durante il sonno (OSA). Si tratta di numeri da far rabbrividire qualsiasi modello gestionale superando il 40% della popolazione nelle categorie ad alto rischio (per asma, BPCO, OSA e insufficienza respiratoria) con tassi di mortalità ospedaliera superiore al 10% per l'insufficienza respiratoria severa, il 30% ad un anno per tutte le cronicità respiratorie; per non parlare della mortalità legata a incidentosità stradale per l'apnea ostruttiva e della grave disabilita' che queste malattie respiratorie complesse hanno in termine di qualità di vita. Effetto collaterale non da poco sono i costi diretti e indiretti che minano fortemente il sistema sanitario regionale e nazionale. Ignorare questi numeri e non proporre una soluzione adeguata significherebbe negare “l'effetto tsunami” che le malattie respiratorie complesse hanno e sempre avranno nei nostri sistemi sociali e sanitari moderni.
Lo Pneumologo che si muove con competenza nel contesto di una società scientifica da sempre radicata sul territorio e a forte vocazione formativa come l'AIPO, e le associazioni di pazienti sempre attente ai bisogni dei cittadini, quale Federasma, rappresentano i cardini con cui i sistemi sanitari moderni devono muoversi per contrattaccare questa emergenza epidemiologica. Approppriatezza e efficacia terapeutica per la BPCO, unità di cure intensive respiratorie (UTIR) per l'insufficienza respiratoria acuta e lo svezzamento dalla ventilazione artificiale, modelli di home care e telemedicina pneumologica per la cronicità respiratorie invalidanti, coordinazione pneumologica di multidisciplinarietà per l'OSA, integrazione con la pediatria per l'asma grave nella fase transizionale sono i paradigmi che devono essere declinati nel management sanitario e che lo Pneumologo propone alle istituzioni per raccogliere e vincere questa sfida. Soluzioni che non tengano conto del coinvolgimento attivo dello Pneumologo sono sicuramente destinate a fallire: questo il messaggio chiave che verrà lanciato nella sessione.
Ufficio Stampa AIPO