- Pubblicazione il 17 Novembre 2016
Ridurre le distanza fra la patologia di interesse medico e quella di interesse puramente chirurgico, per le malattie dell’apparato respiratorio. Questo uno degli obiettivi che si sono posti i promotori dell’evento, organizzato dall'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), dal titolo “La patologia toracica di interesse chirurgico e medico” tenutosi a Verona l’8 Novembre scorso.
Ad aprire i lavori sono stati Maurizio Infante, Direttore dell’UOC di Chirurgia Toracica Azienda e Andrea Rossi Direttore dell’UOC di Pneumologia entrambi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e Responsabili Scientifici dell’evento.
“In campo pneumologico notevoli passi avanti sono stati fatti nell’ottica di una sempre maggiore compenetrazione culturale, scientifica e operativa fra questi due settori che possono sembrare apparentemente paralleli e lontani” commenta Andrea Rossi.
“Nell’ambito delle patologie dell’apparato respiratorio la chirurgia svolge ormai un ruolo di sostegno e supporto alla diagnostica” continua Andrea Rossi. “Analogamente, la medicina è divenuta nel tempo un efficace strumento nel trattamento di patologie un tempo destinate al solo intervento chirurgico.”
“La formazione e l’aggiornamento clinico non possono più prescindere da un reciproco scambio di conoscenze ed esperienze fra gli pneumologi e i chirurghi toracici” spiega Andrea Rossi. “Per questa ragione, uno degli obiettivi di questa giornata di studio è stato proprio quello di approfondire e discutere tecniche e progressi che sono di interesse sia degli pneumologi che dei chirurghi toracici al fine di favorire una sempre più proficua interazione e collaborazione fra queste due classi di specialisti.”
Numerosi i temi trattati. Il dibattito tenutosi nella città scaligera è infatti partito dal tema della diagnosi, con un focus sull’applicazione delle tecniche chirurgiche in ambito diagnostico per poi arrivare allo screening del tumore al polmone e a tutti gli aspetti legati al trattamento chirurgico della patologia tumorale in sede polmonare.
A chiudere la giornata è stata una tavola rotonda dal titolo: “PDTA REGIONALE VENETO SUL TUMORE DEL POLMONE” che ha consentito di concentrare l’attenzione sulle novità apportate dal Percorso Diagnostico Terapeutico (PDTA) nella diagnosi e nel trattamento del tumore del polmone introdotto nella Regione Veneto, con un approccio multidisciplinare che vede il coinvolgimento di radiologi, chirurghi toracici, oncologi, patologi e pneumologi. L’aspetto multidisciplinare, ormai necessario per l’adeguata gestione della patologia neoplastica del torace è stato sottolineato da Chiara Bovo, Direttore Sanitario dell’azienda Integrata Veronese, che ha ricordato co me sia attivo da anni in Azienda un Gruppo Interdisciplinare Veronese di Oncologia Polmonare.
La discussione sul PDTA Regionale ha coinvolto attivamente e vivacemente la maggioranza dei Direttori delle Unità di Pneumologia del Veneto con il coordinamento di Loris Ceron, Presidente della Sezione Regionale AIPO Veneto, e di Federico Rea, ordinario di chirurgia toracica dell’Università di Padova.
“Il tumore del polmone è la principale causa di morte per neoplasia nel genere maschile ed è causata essenzialmente dal fumo di sigaretta. Oltre agli aspetti preventivi e di diagnostica precoce, si sono discussi insieme, le novità nella terapia chirurgica e nella terapia oncologica e biologica. La prima sempre più radicale e meno invasiva, la seconda sempre più personalizzata ed efficace” conclude Andrea Rossi.
Ufficio Stampa AIPO