- Pubblicazione il 10 Agosto 2016
La SOD di Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Ancona ospita, per la prima volta in Italia, presso il servizio di Pneumologia Interventistica, il primo simulatore di procedure diagnostiche nell’ambito della Pneumologia Interventistica (GI BRONCH_Mentor, Simbionix).
“Si tratta di uno strumento didattico e formativo dalle sorprendenti potenzialità. Permette infatti di acquisire conoscenza, abilità e dimestichezza nelle procedure endoscopiche. Il simulatore prevede una serie di programmi “step by step” che iniziano con l’esplorazione endoscopica ed il riconoscimento delle strutture anatomiche bronchiali per proseguire poi con le differenti metodiche di prelievo commenta Lina Zuccatosta in forza presso la SOD di Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e responsabile della struttura semplice di Pneumologia Interventistica.
“Una volta acquisite le conoscenze in ambito anatomico (I livello) vengono simulate le più comuni procedure diagnostiche partendo da quelle più semplici, ovvero il lavaggio bronchiale e le biopsie bronchiali arrivando a quelle più complesse quali la biopsia polmonare transbronchiale, gli agoaspirati transbronchiali ecoguidati (EBUS-TBNA) di linfonodi e/o masse ilomediastiniche” e la rimozione di corpi estranei continua Lina Zuccatosta.
Nella simulazione sono inoltre previste la tosse continua, il sanguinamento endobronchiale e la desaturazione, situazioni molto frequenti nella realtà, che complicano spesso le procedure e che l’operatore deve saper gestire.
I casi che vengono proposti virtualmente mimano in modo estremamente preciso quanto avviene nella realtà. Analogamente, gli strumenti di prelievo che vengono introdotti nel canale di lavoro del broncoscopio hanno le stesse caratteristiche di quelli che si utilizzano nella pratica clinica, come ad esempio l’ago dedicato per il prelievo ecoguidato spiega Lina Zuccatosta.
“Si tratta di uno strumento altamente innovativo dal punto di vista didattico. Rispetto ai manichini e/o ai modelli di albero bronchiale comunemente utilizzati, che rappresentano situazioni statiche, il simulatore permette di fare formazione affrontando situazioni dinamiche e complesse, in continuo movimento. L’operatore è infatti stimolato in ogni scenario ad interpretare il quadro radiologico, scegliere il tipo di strumento più adatto, effettuare la procedura e gestire le complicanze non solo endoscopiche ma anche respiratorie e cardiovascolari che vengono fatte subentrare.
“Lo strumento viene utilizzato nei numerosi corsi promossi dalla Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia Interventistica collocata presso la SOD di Pneumologia diretta dal Professor Stefano Gasparini, Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e farà parte del percorso formativo della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio” conclude Lina Zuccatosta.
Il primo corso che si avvantaggerà dello strumento di simulazione per i partecipanti sarà il Corso del prossimo settembre 2016, che si svolgerà appunto ad Ancona.
Ufficio Stampa AIPO