- Pubblicazione il 30 Giugno 2016
In questo secondo numero del 2016 prosegue come da tradizione l’appuntamento con la rubrica Correva l’anno... a cura dei Responsabili dei Gruppi di Studio (GdS), che commentano i lavori ritenuti particolarmente rilevanti per la tematica oggetto del proprio GdS, provenienti dalla letteratura internazionale dell’anno 2015.
Per la sezione Articoli di revisione Luca Viglietta e coll. presentano una revisione sui disturbi respiratori nel sonno (DRS) in pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF). I DRS in questa tipologia di pazienti si associano a ridotta qualità del sonno, ridotta qualità della vita e peggiore sopravvivenza. Gli Autori rilevano inoltre come spesso nei pazienti affetti da IPF i DRS, la desaturazione sonno-correlata e la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) abbiano un’elevata prevalenza ma restino non diagnosticati. La diagnosi ed il trattamento dei DRS, soprattutto mediante ossigenoterapia e CPAP, nei pazienti con IPF è un obiettivo terapeutico primario in grado di migliorare significativamente qualità del sonno, sintomi e qualità di vita dei pazienti.
Raffaele Scala, per la Serie Competence in UTIR da lui curata, ci presenta l’uso della broncoscopia prevalentemente mediante fibrobroncoscopio (FOB) in pazienti critici respiratori. Il ricorso alla FOB può avvenire sia come supporto alle procedure invasive intensivologiche, sia come strumento terapeutico, ad esempio per la presenza di corpi estranei endobronchiali, sia come ausilio diagnostico. L’utilizzo congiunto della FOB e della ventilazione meccanica non invasiva (NIV) in UTIR rappresenta un vantaggio per evitare l’intubazione endotracheale in diversi scenari di insufficienza respiratoria acuta. L’Autore conclude sottolineando come elementi indispensabili per l’applicazione della FOB in UTIR siano l’esperienza dello pneumologo e dell’infermiere e l’attento monitoraggio del paziente.
Ufficio Stampa AIPO