- Pubblicazione il 23 Giugno 2016
La combinazione indicaterolo/glicopirronio bromuro è più efficace rispetto all’associazione salmaterolo/fluticasone nel ridurre le riacutizzazioni dovute a broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco). A dirlo è lo studio FLAME pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine e presentato durante il meeting annuale 2016 dell’American Thoracic Society (ATS) tenutosi a San Francisco il mese scorso.
“Lo studio FLAME mette in discussione il binomio riacutizzazioni-steroidi inalatori nella gestione della BPCO” commenta Andrea Rossi Direttore dell’Unità di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Past President dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e Direttore Scientifico del Centro Studi e Ricerche dell’Associazione. “Precedenti studi clinici, controllati e randomizzati, come l’INSTEAD, l’INSPIRE, il WINSDOM, avevano sollevato perplessità circa il suddetto connubio che, nonostante ciò, continuava a esistere.”
“Lo studio FLAME pone le basi per un definitivo cambiamento di prospettiva: nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) gli steroidi inalatori non devono essere il trattamento di prima scelta. Lo studio, della durata di 12 mesi, ha coinvolto più di 3000 pazienti con BPCO di grado moderato-grave. Obiettivo era la valutazione della capacità dell’associazione di ridurre il numero di riacutizzazioni in un anno” continua Andrea Rossi.
“Nato come studio di non inferiorità, lo studio FLAME ha invece dimostrato che la combinazione fissa Indacaterolo 110 mcg / Glycopyrronio 50 mcg in unica somministrazione giornaliera, è superiore alla combinazione fissa Salmeterolo 50 mcg / Fluticasone Prprionato 500 mcg, in doppia somministrazione, nel prevenire ogni tipo di riacutizzazione e nel ritardare ogni tipo di riacutizzazione, con minore prevalenza del rischio di polmonite, ben noto con la combinazione contenete lo steroide inalatorio” continua Andrea Rossi.
“Questo dato va ad aggiungersi alla già dimostrata superiorità della combinazione LAMA/LABA in termini di broncodilatazione rispetto, non solo alla combinazione LABA/ICS, ma anche a tutte le monoterapie. Dopo la pubblicazione dello studio FLAME, non vi è dubbio: le evidenze scientifiche a nostra disposizione orientano verso un’importante revisione delle Linee Guida e dei Documenti relativi alla terapia della BPCO” continua Andrea Rossi.
“Come si afferma ripetutamente: “Le Linee Guida e i Documenti, anche quelli sulla Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), non sono scolpite/i sulla pietra”!! E’ tempo di revisione “The Times They Are A-changin“(BOB Dylan 1964). Nella broncopneumopatia cronica ostruttiva la combinazione LAMA/LABA diventa un punto di riferimento terapeutico così come la combinazione LABA/ICS lo è nell’ACO(S) e nell’Asma” conclude Andrea Rossi.
Ufficio Stampa AIPO