- Pubblicazione il 16 Maggio 2016
Si è concluso il 19° Congresso Mondiale di Broncologia e Pneumologia Interventistica di Firenze. Moltissime le novità presentate: dall'endoscopia che, tramite sonde ecografiche alla punta del broncoscopio consente di esplorare le strutture che circondano l’albero tracheobronchiale e di effettuare prelievi mirati per diagnosticare i processi patologici e valutare l'estensione dei tumori polmonari, fino alla cura del cancro del polmone tramite broncoscopia.
13 MAG - Più di 1.500 congressisti provenienti da 50 nazioni diverse; 60 simposi, workshop, letture e sessioni dimostrative e pratiche. Questi numeri del 19° Congresso Mondiale di Broncologia e Pneumologia Interventistica che si è svolto dall’8 all’11 maggio a Firenze. “La grande affluenza dei massimi esperti del settore sta a testimoniare l’importanza assoluta degli argomenti trattati”, ha dichiarato Stefano Gasparini, Presidente del Congresso e Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo), che ha organizzato l’evento. I partecipanti si sono confrontati sulle quelle che sono le nuove tecnologie che stanno caratterizzando l’evoluzione della pneumologia interventistica “il settore della Pneumologia che comprende tutte quelle procedure invasive o semi invasive volte alla diagnosi e terapia delle malattie dell’apparato respiratorio”, ha precisato Gasparini.
Molte le novità presentate in sede congressuale, dall’ecoendoscopia, metodica che, tramite l’applicazione di sonde ecografiche alla punta del broncoscopio consente di esplorare tutte le strutture che circondano l’albero tracheobronchiale e di effettuare prelievi mirati che permettono di diagnosticare i processi patologici che interessano questa regione anatomica e di valutare il grado di estensione dei tumori polmonari, alla cura del cancro del polmone tramite broncoscopia. In questo modo, ad esempio, il paziente non dovrà essere sottoposto a intervento chirurgico in quanto con attraverso la broncoscopia si possono bruciare completamente le cellule tumorali o con microonde o con radiofrequenze.
“La peculiarità di questo Congresso è stata il vedere insieme diversi specialisti”, ha sottolineato Massimo Torre Direttore chirurgia toracica dell’ospedale Niguarda di Milano. “Ciò rappresenta una svolta rispetto alla medicina di un tempo che ragionava secondo un criterio unico per singoli. Il Congresso è riuscito a mettere insieme diverse specialità che non parlavano più singolarmente delle singole materie, ma parlavano insieme di temi comuni”, ha concluso.
Marzia Caposio
13 maggio 2016
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Fonte: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=39628