- Pubblicazione il 05 Febbraio 2016
Dopo la norma di recepimento della direttiva europea 2014/85 è stato firmato dal Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, il decreto, la cui pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è prevista per le prossime settimane, con le indicazioni operative per la valutazione dell’idoneità alla guida in soggetti con apnee ostruttive nel sonno (OSAS).
Il documento riporta le procedure di valutazione che il Medico Monocratico (in primo livello) e le Commissioni Medico Locali (in secondo livello) dovranno seguire nel caso di soggetti con OSAS nota o sospetta, ai fini del rilascio o meno della patente di guida.
“Il Medico Monocratico valuterà inizialmente se il richiedente presenta segni o sintomi o comorbidità suggestivi per la presenza di OSAS” spiega Maria Patrizia Accattoli, medico del lavoro e pneumologo AIPO, che ha partecipato ai lavori del tavolo interministeriale. “Ai soggetti positivi somministrerà un rapido questionario volto ad indagare la presenza eventuale di sonnolenza, in base al quale si individueranno diversi profili di rischio per la circolazione stradale. Ai soggetti con profilo di rischio basso verrà rilasciata la certificazione di idoneità alla guida. Nel caso dei soggetti a rischio medio il medico monocratico avrà la facoltà di inviare il soggetto alla valutazione della Commissione Medica Locale come farà sempre invece, nel caso di soggetti a rischio elevato. Nel caso in cui invece il richiedente avesse già avuto una pregressa diagnosi di OSAS, dovrà produrre certificazione specialistica dalla quale emerga l’aderenza ad una terapia efficace con conseguente assenza di sonnolenza. In caso contrario il richiedente sarà inviato a valutazione di secondo livello presso la Commissione Medica Locale” continua Accattoli.
“La Commissione Medica Locale sottoporrà tali soggetti a un test strumentale specifico, mirato alla valutazione dei livelli di vigilanza e, laddove necessario, al questionario sulla sonnolenza di Epworth” continua l’esperta. “I soggetti con performance peggiori al test strumentale e/o al questionario di Epworth andranno inviati ad una valutazione specialistica e la patente di guida sarà rilasciata solo quando dalla documentazione dello specialista risulterà aderenza alla terapia, miglioramento della sonnolenza e buona vigilanza.”
La validità della patente non potrà superare i 3 anni per i guidatori di gruppo 1 (patenti A e B) e 1 anno per i guidatori di gruppo 2 (patenti professionali).
Ufficio Stampa AIPO