- Pubblicazione il 29 Gennaio 2016
Verona capitale della Pneumologia italiana nella prima settimana di febbraio. La città scaligera farà infatti da prestigiosa cornice a due eventi di elevato valore formativo e scientifico per chi si occupa di malattie dell’apparato respiratorio, organizzati dalla UOC di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Ad aprire i lavori sarà il Progetto Renaissance: si tratta di un corso specificamente focalizzato sui problemi della metodologia clinica e della comunicazione e rivolto ai giovani pneumologi. Prevede la partecipazione di esperti e docenti nazionali ed internazionali.
“Accanto alle tradizionali, immancabili e sempre utili, lezioni frontali vi saranno momenti di interessante interattività nella discussione dei casi clinici e momenti di esercitazione con coinvolgimento personale diretto dei partecipanti” spiega Andrea Rossi, dalla UOC di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e Responsabile Scientifico dell’evento.
Il corso, a numero chiuso e limitato a 20 discenti, si svolgerà nelle giornate del 2 e 3 febbraio presso il Centro Medico Culturale “G.Marani”, all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
“Si parlerà di comunicazione da più punti di vista: la comunicazione all’interno del team medico, la comunicazione tra medici e pazienti e familiari, per poi passare alla comunicazione con i media. Fra i temi legati alla metodologia clinica, l’uso delle ricerche cliniche e l’approccio al paziente con malattie cronico ostruttive dell’apparato respiratorio” continua Andrea Rossi.
Successivamente, nelle giornate del 4 e 5 febbraio, con sede nel palazzo della Gran Guardia in piazza Brà, si terrà invece la sesta edizione di “Orizzonti in Pneumologia”: un evento che si propone di fare il punto sulle più recenti scoperte e sulle prospettive future (orizzonti, appunto) in ambito pneumologico.
“Accanto a una particolare attenzione sulle malattie interstiziali polmonari, e soprattutto sulle nuove prospettive terapeutiche della fibrosi polmonare idiopatica” spiega Andrea Rossi “si farà il punto sulla crisi delle tradizionali terapie antibiotiche, sulle nuove terapie biologiche per i tumori del polmone e per l’asma grave. Non si trascurerà la ricca offerta terapeutica per l’asma e per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco). Una sessione sarà dedicata all’interrelazione tra scienza e struttura sanitaria, nella prospettiva del piano regionale della Regione Veneto.”
L’impatto sull’epidemiologia delle malattie respiratorie derivante dall’ invecchiamento della popolazione residente e dall’incremento dei flussi migratori, sarà affrontato nella speciale sessione di apertura, dedicata alla memoria del prof. Roberto De Marco.
“La Medicina è una scienza in rapida evoluzione e l’aggiornamento continuo è una necessità per tutti gli operatori sanitari” conclude Andrea Rossi.
Ufficio Stampa AIPO