- Pubblicazione il 13 Novembre 2015
La salute respiratoria al centro del dibattito che riguarda le politiche sanitarie italiane. Questo deve essere l’obiettivo del dialogo fra specialisti pneumologi e rappresentanti delle istituzioni.
Se ne è parlato oggi a Napoli durante il Congresso Nazionale AIPO nel corso della sessione dedicata alla Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases (GARD).
“La Global Alliance Against Chronic Respiratory Diseases (GARD) è un’alleanza fra professionisti che si occupano di queste patologie, associazioni di pazienti e istituzioni internazionali e locali” così esordisce Franco Falcone Responsabile del Dipartimento per i rapporti istituzionali e le politiche sanitarie in pneumologia dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).
“Gli obiettivi del GARD internazionale sono aumentare il riconoscimento dell’importanza delle malattie respiratorie croniche a livello mondiale e di nazione e promuovere l’integrazione della prevenzione e del controllo di queste malattie nelle politiche dei governi attraverso un partenariato per la prevenzione ed il controllo delle malattie respiratorie croniche ed un approccio integrato che capitalizza le sinergie delle malattie respiratorie croniche con altre malattie croniche, focalizzandolo sul bisogno dei paesi in via di sviluppo e sulle popolazioni vulnerabili e incoraggiando le iniziative di specifici paesi ritagliate sui bisogni locali. Per fare questo viene formulato un piano nazionale sul quale si articolano gli obiettivi locali di aumentare la consapevolezza del tipo di intervento, aumentare la formazione dei professionisti, nonchè migliorare l’assistenza ai pazienti” continua Franco Falcone.
“I principali progetti a livello internazionale sono per lo più orientati verso la diagnostica precoce, la formazione dei cittadini, quello che viene definito empowerment ovvero dare alle persone gli strumenti acquisire un maggior potere decisionale. Questi sono gli indirizzi generali che poi si declinano in maniera diversa nei singoli paesi. In Italia, ad esempio, abbiamo identificato percorsi assistenziali per la bronchite cronica, per insufficienza respiratoria, asma e allergie.”
“Fra i progetti sviluppati in questi sei anni di attività di GARD Italia abbiamo sviluppato progetti sulla predittività per comprendere quali sono le condizioni di indagini che possono prevedere la condizione di rischio di sviluppo di una malattia” ce per il prossimo biennio si vuole valutare l’applicabilità e la trasferibilità di un programma di diagnosi precoce per la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) sul territorio nazionale, effettuare una ricognizione della documentazione esistente nell’ambito delle malattie respiratorie croniche (atti normativi centrali e regionali, documenti GARD-I, documenti istituzionali) finalizzata all’elaborazione di un report/dossier che permetta di valutare la situazione attuale mediante, individuare punti di forza e criticità e gap esistente tra indicazioni OMS 2014-2020 e situazione in Italia con proposte operative per superare le criticità e consentire di elaborare proposte di indirizzo per la pianificazione nell’ambito delle malattie respiratorie croniche.
Un ulteriore intervento per la tutela dal fumo passivo negli spazi confinati o aperti non regolamentati dalla legge Sirchia è inoltre necessario.
“Dopo una serie di incontri preliminari, fra il 2004 e il 2005, la Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases (GARD) viene presentata per la prima volta ufficialmente a Pechino nel 2006” spiega Giovanni Viegi, Direttore dell’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo e rappresentante italiano all’interno della Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases (GARD).
Nel 2009, in concomitanza con il Meeting Annuale a Roma presso il Ministero della Salute, è stata fondata anche la GARD Italia, partenariato tra associazioni dei pazienti, società scientifiche pneumologiche ed allergologiche e Ministero della Salute."
“Si tratta di un’alleanza volontaria che ha come obiettivo la riduzione del carico globale delle malattie respiratorie. Il coordinamento del GARD Italia è tenuto dal Dipartimento di Prevenzione del Ministero della salute” spiega Giovanni Viegi,
“Lo specialista pneumologo deve dialogare con i responsabili della salute pubblica per far sì che la salute respiratoria diventi uno dei punti cardine nella pianificazione delle strategie sanitarie, come previsto dal Piano di Azione 2014-2020 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità” conclude Giovanni Viegi
Ufficio Stampa AIPO