- Pubblicazione il 07 Settembre 2015
In forte discesa il trend dei ricoveri ospedalieri e delle degenze scesi nel 2014 rispettivamente del 3,2% e dell’1,8% rispetto al 2013. Quasi il 30% in meno rispetto al 2001.
E’ quanto riportato dal Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero (Dati SDO 2014), redatto dall’Ufficio VI della D.G. programmazione sanitaria del Ministero della Salute. Il documento fotografa l’andamento delle attività di ricovero ospedaliero nell’ultimo decennio.
Dal 2001 al 2006 non si registrano evidenti variazioni ma a partire dal 2007 si osserva una netta e costante discesa forse riconducibile alle strategie volte a ridurre i ricoveri ospedalieri inappropriati.
Rispetto al 2013 il numero complessivo di ricoveri ordinari per acuti si riduce da 6.634.977 a 6.486.438 (-2,2%), con una corrispondente diminuzione delle giornate di ricovero da 44.802.526 a 44.089.980 (-1,6%); il numero di ricoveri in regime diurno effettuati si riduce da 2.345.258 a 2.194.241 (-6,4%), per una corrispondente diminuzione di giornate da 6.497.781 a 6.033.527 (-7,1%).
La principale causa di ricorso al regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica, è rappresentata dal parto (drg 373 – Parto vaginale senza diagnosi complicanti, con 296.186 dimissioni, e drg 371 – Parto cesareo senza CC, con 162.972 dimissioni).
Le altre principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock, 190.101 dimissioni) e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria, 135.929 dimissioni, e ad interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544, 151.849 dimissioni).
Per quanto concerne l'attività in regime diurno, la principale causa di ricovero è la somministrazione di chemioterapia (drg 410 - Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.529.370 giornate (-2,3% rispetto all'anno 2013).
IL RAPPORTO
Ufficio Stampa AIPO