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Mirco Lusuardi
…di Rassegna troviamo in apertura un Commentario che ho personalmente elaborato per contribuire al dibattito sull’importanza di individuare possibili interventi mirati a conoscere meglio ed affrontare il serio problema della scarsa aderenza ai trattamenti inalatori nelle malattie respiratorie croniche ostruttive.
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Commentario
Registri farmaceutici per il monitoraggio della terapia nelle patologie respiratorie croniche ostruttive. Una miniera d’oro senza cercatori
Pharmacy databases for drug monitoring in the treatment of chronic obstructive respiratory disorders. A gold mine with no diggers
Mirco Lusuardi
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Serie "Cure palliative precoci non oncologiche" a cura di Cristina Cinti
La cura della dispnea nelle malattie respiratorie croniche
Breathlessness management in chronic respiratory diseases
Carlo Barbetta, Marta Lazzeri, Mara Paneroni, Paola Martucci, Antonella Serafini, Cristina Cinti
Abstract. Ad oggi sono disponibili trattamenti efficaci per la dispnea cronica e acuta. Tali interventi sono differenti dalle terapie rivolte alla patologia di base, che causa la dispnea. Alcuni, come la riabilitazione pneumologica, sono stati ormai accettati dalla comunità medica e sono indicati come interventi mandatori nell’approccio al paziente con patologie respiratorie croniche, o almeno nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva. Altri, come le cliniche e gli ambulatori dedicati alla dispnea, sono meno conosciuti, ma supportati da solide evidenze scientifiche. Una migliore conoscenza dei metodi disponibili per trattare la dispnea cronica in maniera integrata, oltre ai farmaci rivolti alla patologia di base, deve fornire il punto di partenza per ulteriori ricerche ed approfondimenti: l’utilizzo, ad esempio, della morfina a bassa dose e lento rilascio è supportato da crescenti evidenze scientifiche, che documentano un netto beneficio. Tuttavia non tutti i pazienti tollerano gli oppioidi, pertanto ulteriori approfondimenti sul ruolo di differenti farmaci e presidi è necessario per fornire ai pazienti un maggior controllo su questo debilitante sintomo.
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Serie "Malattie respiratorie occupazionali" a cura di Stefania Cerri
Mesotelioma pleurico maligno
Malignant pleural mesothelioma
Sofia Taddei, Francesco Falco, Carla Galeone, Roberto Piro, Nicola Cosimo Facciolongo
Abstract. Il mesotelioma è un tumore raro che nasce dalle cellule mesoteliali che rivestono la superficie delle sierose, nella maggior parte dei casi la partenza è pleurica. Il fattore di rischio principale è l’esposizione lavorativa o ambientale all’asbesto. I maschi sono più colpiti rispetto alle femmine con rapporto 3:1, il periodo di latenza tra l’esposizione all’asbesto e lo sviluppo del mesotelioma pleurico maligno è di circa 20-40 anni.
In questo articolo descriveremo le caratteristiche cliniche e istologiche della malattia. I sottotipi istologici sono l’epitelioide, il sarcomatoide ed il bifasico, combinazione dei primi due. I sintomi sono correlati alla presenza di versamento pleurico, quindi tosse e dispnea, e ad infiltrazione della parete toracica, quindi dolore e riduzione della funzionalità ventilatoria, ma talvolta può essere solo un riscontro occasionale in indagini radiologiche svolte per altri motivi. La diagnosi richiede accertamenti non invasivi ed invasivi, descritti in questa monografia, ed ha implicazioni anche dal punto di vista medico-legale. Le indagini citologiche sul liquido pleurico hanno scarsa sensibilità ed è spesso necessaria la conferma diagnostica con biopsia pleurica tramite toracoscopia medica, toracoscopia chirurgica o biopsia percutanea. Analizzeremo quindi le terapie attualmente disponibili, chemioterapia, radioterapia e terapia chirurgica con un excursus sugli studi in corso, sottolineando l’importanza delle cure palliative e dei metodi per evitare il riformarsi del versamento pleurico.
Attualmente in pratica clinica viene utilizzata la terapia trimodale: intervento chirurgico (pleurectomia parziale o totale), chemioterapia adiuvante e radioterapia. Non esiste una terapia di seconda linea definita, ma sono in corso diversi trial clinici con terapie target e immunoterapia. L’iter terapeutico di ogni paziente deve essere discusso e deciso dal team multidisciplinare di centri esperti nella gestione del mesotelioma, tenendo conto delle caratteristiche e dello stadio della malattia, e del performance status del paziente. Nel percorso terapeutico è fondamentale sia inserita precocemente la terapia palliativa.
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Serie "Medicina di genere in Pneumologia" a cura di Stefania Cerri
Le donne e i disturbi respiratori del sonno
Women and sleep-disordered breathing
Francesco Fanfulla
Abstract. Negli ultimi due decenni, studi epidemiologici, fisiopatologici e clinici hanno ridisegnato la relazione tra sesso e apnea ostruttiva del sonno (OSA). Il classico modello fisiologico centrato sui “tre” fattori di rischio per lo sviluppo di OSA (sesso maschile, obesità, età avanzata) è ormai superato e l’OSA non è più da considerarsi una patologia rara nelle donne. La relazione epidemiologica tra sesso ed OSA diminuisce con l’età e la prevalenza nelle donne anziane tende a raggiungere quella osservata nei maschi. Scopo di questo articolo è quello di riassumere l’attuale stato delle conoscenze sulla complessa relazione esistente tra sesso femminile ed OSA focalizzando l’attenzione sui dati epidemiologici, sui meccanismi fisiopatologici ed i peculiari aspetti clinici. Gli studi futuri chiariranno meglio le differenze fisiopatologiche e il differente profilo di rischio tra i due sessi, ma sin da oggi è necessario attuare un approccio clinico più mirato, tempestivo ed efficace anche nel sesso femminile.
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Casi clinici
Sindrome pneumo-renale secondaria a vasculite ANCA-associata con quadro suggestivo per poliangioite microscopica
Pneumo-renal syndrome secondary to ANCA-associated vasculitis with suggestive pattern for microscopic polyangiitis
Maria Grazia Rosa Stella, Marcello Cadelo, Mauro Cardillo, Rosario Squatrito
Abstract. La sindrome pneumo-renale è una condizione rara che si caratterizza per la contemporanea presenza di una emorragia alveolare diffusa e di una glomerulonefrite rapidamente progressiva. Rappresenta una complicanza grave e potenzialmente fatale di numerose patologie, di cui alcune ad eziologia autoimmune, come le vasculiti ANCA-associate. La diagnosi è clinica, sierologica, radiologica e bioptica. La rapidità di intervento ne condiziona la prognosi, in termini di mortalità e di sequele a lungo termine. Nel caso in oggetto, la paziente è risultata affetta da poliangioite microscopica ed ha presentato un decorso clinico favorevole legato all’avvio precoce della terapia steroidea ed immunosoppressiva sistemica.
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Una “insolita localizzazione”: l’importanza dell’EBUS nella diagnostica neoplastica multidisciplinare
An unusual location: the importance of EBUS in multidisciplinary neoplastic diagnosis
Antonietta Coppola, Domenico Aronne, Bruno del Prato, Gianfranco De Dominicis, Severo Campione
Abstract. Uomo di 66 anni, fumatore sporadico di sigaro, con storia clinica di adenocarcinoma prostatico nel 2005, trattato con prostatectomia radicale e ormonoterapia seguito da follow-up con dosaggio semestrale del PSA (Prostate-Specific Antigen). Per aumento persistente del PSA a partire dal 2016, pratica PET/TC che mostra iperaccumulo di tracciante al livello dei linfonodi sottocarenali (SUV max 4.5). Viene sottoposto quindi a EBUS-TBNA con ago Olympus® 19G: l’esame istologico ha consentito la diagnosi di “metastasi linfonodale da adenocarcinoma prostatico con componente neuroendocrina”. Il caso clinico è interessante per la presenza di metastasi in sede inusuale, anche a distanza di molto tempo e sottolinea l’importanza della metodica EBUS per una diagnosi non solamente pneumologica.
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Rimozione di un lipoma endobronchiale con elettrocoagulatore
Removal of an endobronchial lipoma with electrocautery
Paolo Righini, Roberto Prota
Abstract. I tumori benigni dell’albero tracheobronchiale sono rari. Tra questi, l’incidenza del lipoma endobronchiale rappresenta circa il 3-9%. Gli Autori descrivono il caso di un paziente di 75 anni giunto all’osservazione per infezioni polmonari ricorrenti con riscontro endoscopico con strumento flessibile di formazione broncogena peduncolata con mucosa translucida ostruente l’imbocco del bronco lobare inferiore di sinistra. In considerazione di un rischio di sanguinamento ritenuto alto e per operare in sicurezza, il paziente è stato sottoposto ad una successiva seduta in narcosi con broncoscopio rigido ed a resezione della neoformazione mediante elettrocoagulazione con pinza bioptica a caldo attraverso fibro-broncoscopio flessibile utilizzato per la relativa perifericità della sede della base di impianto. Il trattamento endoscopico ha permesso quindi da una parte la diagnosi istologica della lesione e dall’altra la radicalità della rimozione.
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Immagini in Pneumologia Interventistica a cura di Pier Aldo Canessa e Angelo Gianni Casalini
Versamento pleurico unilaterale
Unilateral pleural effusion
Pier Aldo Canessa, Valentina Pinelli, Massimiliano Sivori
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Medical Humanities e Pneumologia
Il dibattito filosofico e scientifico moderno e la medicina. Seconda parte - Paradigmi e libertà della ricerca scientifica
The modern philosophical and scientific debate and medicine. Second part - Paradigms and freedom of scientific research
Federico E. Perozziello
Abstract. La moderna filosofia della scienza o epistemologia ha cercato per tutto il XX secolo di delimitare il campo di cosa fosse scientifico o meno. Ha cercato di rendere certo il procedimento della ricerca, per poi confessare la propria relativa impotenza. Ne consegue che oggi possiamo definire con maggiore sicurezza che cosa non sia scientifico dall’affermare che cosa lo sia. Questo fatto non deve scoraggiare lo studio e la comprensione della natura, ma rendere più umili e consapevoli sui limiti della conoscenza umana. La medicina moderna ha rinunciato da tempo al dibattito epistemologico. Segue il procedimento induttivo e non si pone troppe domande. Un limite che la rende debole e disarmata davanti alle sfide delle possibilità nuove di manipolazione del corpo umano e delle coscienze.
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Radiology: Tips & Tricks
Lobular opacity sign
Giorgia Dalpiaz
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