Presentazione
In questo numero
In this issue
Mirco Lusuardi
A partire da questo primo numero 2012 della rivista troviamo una serie di novità, a cominciare da un rinnovamento del Comitato Editoriale sotto l'impulso della nuova Direzione capitanata da Stefano Gasparini.
Il numero si apre con due autorevoli Editoriali a firma rispettivamente del Presidente, Andrea Rossi, e del neo Direttore Responsabile della Rassegna, Stefano Gasparini. Nel primo dei due contributi Andrea Rossi partendo dalla definizione della mission di AIPO, descrive brevemente il suo programma di lavoro che, in sintonia con quanto già realizzato dalla precedente Presidenza, prevede la collaborazione dei diversi organi interni dell'Associazione con le altre Società, avendo sempre ben presente come fine ultimo la promozione dello sviluppo della Pneumologia. Stefano Gasparini nel suo editoriale di presentazione presenta la sua proposta di lavoro, in linea con quanto realizzato dalla precedente Direzione ma con l'introduzione di un forte elemento di novità, ovvero un rinnovato Comitato Editoriale composto da giovani pneumologi impegnati nei diversi campi della specialità. Ovviamente, non solo il criterio anagrafico ha guidato il rinnovamento della Redazione, ma anche il curriculum scientifico di primo piano e la capacità propositiva dei colleghi coinvolti. Stefano Gasparini ribadisce la continuità di una mission prevalentemente educazionale e di aggiornamento professionale della Rassegna, "una rivista in cui siano affrontati tutti gli aspetti qualificanti della moderna pneumologia…che il Socio sia contento di ricevere".
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"L'apprendere molte cose non insegna l'intelligenza"
Andrea Rossi
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Che cosa dire di più e che cosa fare di nuovo?
What to say more and what to do further?
Stefano Gasparini
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Articoli di revisione
Attualità e prospettive nella terapia medica del carcinoma polmonare non-a piccole cellule
Actuality and perspective in the medical treatment of non-small cell lung cancer
Matteo Giaj Levra, Silvia Novello
Abstract. Il carcinoma polmonare rappresenta la prima causa di morte per cancro in entrambi i sessi in molti paesi del mondo. Per quanto riguarda lo stadio avanzato di malattia (che rappresenta all'incirca i due terzi dei casi) all'inizio degli anni 2000, si registrava un sostanziale plateau di efficacia per le doppiette chemioterapiche fino ad allora a disposizione. Un'importante svolta in ambito terapeutico risulta dall'introduzione dell'istotipo fra i criteri decisionali, ossia con un ben definito ruolo predittivo. Inoltre, un vantaggio in termini di efficacia ed anche di tollerabilità è derivato dall'introduzione dei farmaci biologici nel trattamento di questa patologia, alcuni dei quali sono ad oggi disponibili nella comune pratica clinica, altri risultano ancora in fase di sperimentazione.
Una più precisa definizione del profilo oncogenico e biomolecolare apporterà sicuramente ulteriori cambiamenti nella prognosi e nella qualità di vita del paziente affetto da carcinoma polmonare non-a piccole cellule in stadio avanzato.
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Attualità in tema di diagnostica allergologica
Update in allergy diagnosis
Leonardo Antonicelli, Maria Chiara Braschi
Abstract. Negli ultimi 40 anni, la diagnostica allergologica ha compiuto uno straordinario progresso, passando dall'impiego di estratti da spani naturali alle molecole allergeniche. Questo articolo sintetizza le informazioni basilari per comprendere questo radicale rinnovamento, illustrando il cambio della nomenclatura, la rivisitazione dell'interazione uomo ambiente in relazione alle caratteristiche delle proteine allergeniche, la corretta interpretazione dei risultati. Infine suggerisce le condizioni in cui l'utilizzo appropriato di questi nuovi strumenti può migliorare diagnosi e terapia dei pazienti affetti da rinite ed asma allergico.
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Articoli originali
ASPIRA: Analisi di un Servizio di home care per Pazienti con Insufficienza Respiratoria conica
Analysis of a home care service for patients with chronic respiratory failure
Gruppo di Lavoro "ASPIRA": Luigi Di Re (coordinatore), Antonio Orsini (coordinatore), Giuseppe Ariano, Giovanni Boccia, Donato De Sanctis, Simona Giusti, Pietro Marzano, Paolo Mimotti, Franco Pallini, Tina Pio, Davide Re, Anna Rita Scalera, Ilenia Senesi, Antonio Zaccagna
Abstract.Introduzione. In Italia l'ossigenoterapia domiciliare a lungo termine (OTLT) per i pazienti affetti da Insufficienza Respiratoria Cronica (IRC) avviene con modalità differenti, nelle diverse realtà territoriali, anche all'interno dello stesso ambito regionale, variando dalla semplice distribuzione a domicilio della spane d'ossigeno (gassoso, liquido, concentratore) fino ad una vera e propria ospedalizzazione domiciliare con impiego di alta tecnologia e Personale sanitario Specializzato, passando attraverso la fornitura di un Servizio con diversi gradi di complessità intermedia.
Obiettivi. Questo studio prospettico si propone di confermare l'ipotesi secondo la quale un Servizio di OTLT domiciliare ad alto grado di complessità può migliorare gli indici di ospedalizzazione e di riacutizzazione dei pazienti trattati e la qualità di vita degli stessi.
Metodo. Sono stati arruolati e randomizzati in due bracci (Profilo "complesso" e Profilo "base") di identica numerosità, 98 pazienti affetti da BPCO in fase di IRC, candidati all'OTLT in accordo alle linee guida internazionali.
Un gruppo è stato trattato mediante un Servizio ad alto profilo, l'altro mediante la sola consegna dell'ossigeno a domicilio. I pazienti sono stati osservati dal 01.01.2009 al 30.06.2010.
Risultati. Il campione "complesso", nei 18 mesi studiati, rispetto al controllo "base", ha presentato un tasso inferiore (statisticamente significativo) di esacerbazioni, di numero e durata dei ricoveri, sono risultati inferiori anche i decessi (bassa significatività). La qualità della vita non è stata condizionata dal tipo di Servizio.
Conclusioni. Il presente studio conferma la maggiore efficacia di un Servizio di OTLT ad alto grado di complessità, che, oltre alla semplice somministrazione del gas medicale, fornisca anche servizi integrativi ad alto contenuto tecnologico e sanitario, sulla riduzione del numero e della durata dei ricoveri e sul numero delle esacerbazioni dei pazienti affetti da BPCO.
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Livelli di vitamina D in pazienti con BPCO moderata/grave
Vitamin D levels in patients with moderate/severe COPD
Ursula Madonia, Giuseppe Vitale, Elisa Esposito, Daniele Bellavia, Eufrosina Dimarco, Giuseppe Madonia
Abstract. Negli ultimi decenni molti studi hanno valutato il ruolo della vitamina D nella patogenesi di diverse malattie, comprese l'asma e la BPCO.
In questo studio abbiamo valutato i livelli serici di vitamina D in un gruppo di 44 pazienti con BPCO di grado moderato severo in una regione italiana ad elevato irraggiamento ed alla fine della stagione estiva.
Una elevata percentuale di pazienti ha mostrato livelli significativamente bassi di vitamina D.
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Forum sanitario
Il Governo Clinico della BPCO a Brescia: focus sulla Riabilitazione
Clinical governance for COPD in Brescia: focus on rehabilitation
Michele Vitacca, Giovanni Aliprandi, Amidio Testa, Emanuela Facchi, Donatella Errera, Fulvio Panizza, Gianfranco Tassi, Tarcisio Marinoni, Carmelo Scarcella, Germano Bettoncelli
Abstract. Introduzione. La riabilitazione respiratoria ha assunto riconoscimento nei sistemi di governo clinico regionali e locali. Scopo del lavoro è presentare flussi e volumi di pazienti BPCO ricoverati nel corso del 2010 in sei Unità Riabilitative nel territorio di Brescia.
Materiali e metodi. Utilizzando data base amministrativi e clinici dei DRG 88 e 87 sono stati raccolti: numero pazienti, provenienza, comorbilità, dipendenza, rischio clinico, principali procedure effettuate, percorsi educazionali e di continuità assistenziale, outcome post dimissione.
Risultati. 1.355 pazienti (0,11% della popolazione ASL di Brescia e 2,3% dei BPCO stimati) prevalentemente maschi (56%), con età 75 ± 4 anni e con 3,5 ± 0,1 comorbilità hanno avuto accesso a percorsi riabilitativi. I pazienti appartenevano alle classi di gravità GOLD III e IV e provenivano in prevalenza dal domicilio (59%). L'offerta di prestazioni in DH è stata pari al 27%. La degenza media è stata di 29 ± 11 giorni. Il 13% ha utilizzato ventilazione meccanica non invasiva mentre il 6% invasiva. Le scale maggiormente utilizzate sono state: CIRS, Barthel, BODE e MORSE. La prima diagnosi registrata è stata il DRG 88 e 87 nel 54% e 20% dei ricoveri rispettivamente. Quasi tutti i pazienti hanno seguito lezioni educazionali e 49 nuovi pazienti sono stati inseriti in un percorso di dimissione protetta. La maggior parte dei pazienti è tornata al proprio domicilio mentre per il 5% si è reso necessario il trasferimento in ambiente ospedaliero per acuti; la mortalità è risultata pari a 1,9%.
Conclusioni. Nel territorio dell'ASL di Brescia: 1) una minima parte di pazienti BPCO accede a percorsi riabilitativi; 2) i pazienti ammessi presentano gravi alterazioni della funzionalità respiratoria e numerose comorbilità; 3) provengono prevalentemente dal domicilio; 4) utilizzano spesso il setting non degenziale; 5) sono trattati in UO che presentano ancora notevoli differenze in termini organizzativi e prestazionali.
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Casi clinici
Una inusuale complicanza in corso di ventilazione non invasiva
Unusual complication during non invasive ventilation
Luigi Pinto, Luigia Ciampi, Pier Luigi Di Napoli, Pietro Schino
Abstract. La ventilazione non invasiva (NIV) ha tra i suoi possibili effetti collaterali "l'aspirazione", con particolare riferimento a inalazione di microrganismi, (broncopolmoniti da aspirazione), e di succhi gastrici. Non sono descritti casi di inalazione di corpi estranei in corso di NIV. L'inalazione di corpi estranei invece è tipica in età pediatrica (età media 24 mesi), mentre in soggetti adulti è condizionata da fattori predisponenti come disordini neurologici. Presentiamo un caso inusuale di inalazione di corpo estraneo, rappresentato da tre denti, in un paziente con OSAS in trattamento con NIV, affetto da paradontosi che, con presumibile certezza, ha inalato i tre denti in fasi successive della ventilazione notturna.
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Sporadic pulmonary lymphangioleiomyomatosis in a man: which therapy? A 4-years functional and radiological follow up
Linfangioleiomiomatosi polmonare sporadica in un uomo: quale terapia? Un follow up funzionale e radiologico della durata di 4 anni
Paola Contini, Andrea Fabiani, Stefano Nava, Mario Schiavina
Abstract. Lymphangioleiomyomatosis (LAM) is considered an exceptional finding in men. We recently described the first case of definite diagnosis of LAM in a karyotipically normal man without any evidence of Tuberous Sclerosis Complex (TSC) 1. At time of the diagnosis the decision to attempt to control this life–threatening disease by hormonal manipulation was based on empirical considerations.
In the present case report we describe the functional and radiological follow up of this man with LAM; we suppose that estrogen suppression could affect the disease progression such in men as in women. But we don't really know if hormonal manipulation in a man with LAM has to be attempt and above all for how long time it has to be prolonged, because it is an isolated case report.
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L'Angolo di ToraX
Prof. Renato Bergonzini (1926 - 2011)
Mario Maffessanti
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Immagini in Pneumologia Interventistica
Diagnosi simultanea di noduli polmonari bilaterali con navigazione bronchiale elettromagnetica
Successful diagnosis of bilateral peripheral pulmonary nodules using Electromagnetic Navigation Bronchoscopy
Lina Zuccatosta, Martina Bonifazi, Michele Sediari, Federico Mei, Stefano Gasparini
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Medical Humanities e Pneumologia
Il dolore e i suoi molteplici aspetti
The pain and its various aspects
Federico E. Perozziello
Abstract. Una riflessione medica e filosofica su di un fenomeno complesso come quello costituito dal dolore. Si tratta di una reazione dell'organismo e allo stesso tempo di un sentimento che possiede una sua complessa dimensione psicologica. Il dolore richiede pertanto un'osservazione attenta del paziente unita alla comprensione e alla compassione verso l'altro.
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Necrologio
In ricordo di Massimo Gorini
Antonio Corrado, Mario De Palma
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