Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.

Esiste una vasta letteratura che dimostra come i programmi di riabilitazione respiratoria sono particolarmente efficaci nella BPCO moderata e grave (1-2). Tuttavia, i danni funzionali alla muscolatura striata come la forza della muscolatura striata e un peggioramento della qualità della vita sono già presenti nei pazienti con BPCO lieve (3). Pochi studi sono incentrati a verificare se i programmi di riabilitazione respiratoria (RRP) possono migliorare tali condizioni in questi pazienti e se mostrano un impatto significativo sul decorso della malattia (4). Lo studio comparso a Maggio su Respiratory Care come pubblicazione elettronica prima della stampa, vuole analizzare questi fattori.
E’ stato condotto uno studio prospettico “sul campo” su ventisei partecipanti (67,8 ± 10,3 anni di età, FEV1 83,8 ± 6,4% del predetto) arruolati in un programma di riabilitazione respiratoria di 12 settimane che comprendeva programma di esercizio fisico e psico-educazionale. La funzionalità polmonare è stata valutata mediante spirometria, la dispnea con il questionario Modified Medical Research Council (MMRC), l'equilibrio funzionale con la prova “Timed Up and Go”, la forza muscolare con i test massimale di 10 ripetizioni, la tolleranza all'esercizio con il test del cammino di 6 minuti, lo stato emotivo con la  Depression Anxiety Stress Scales (DASS)e la qualità di vita con il St George Respiratory Questionnaire (SGRQ). In questo studio sono stati rilevati effetti significativi sulla dispnea (P = .0039), sull’equilibrio funzionale (P <.001, ES = 0.8), sulla forza dei flessori della spalla e dell'estensore del ginocchio (P <.001, ES = 1.2-1.3), sulla tolleranza all'esercizio (P <.001, ES = 0.5). Per quanto riguarda la qualità di vita, ad eccezione dell’impatto, il SGRQ mostra un miglioramento del fattore sintomo (P <.001, ES = 0.6), dell’attività (P = .02, ES = 0.4), e del totale (P = 0,005, ES = 0.3) dopo RRP. Il programma di PR non ha avuto effetti significativi sulla funzione polmonare dei partecipanti e sullo stato emotivo.
Come dimostrato dagli articoli di Alterburg (1) e di Zanini e coll (2), i programmi di riabilitazione respiratoria sono significativamente efficaci nei pazienti BPCO particolarmente compromessi sia dal punto di vista funzionale respiratorio che dal punto di vista di tolleranza allo sforzo (moderati/severi). Una revisione sistematica della letteratura (degli stessi autori dello studio che abbiamo preso in esame) (3), riguardante l'influenza dell'attività fisica sulla BPCO lieve-moderata ha dimostrato che l'attività fisica ha migliorato significativamente la forma fisica dei pazienti, in particolare quelli con BPCO moderata. Se consideriamo che la prevenzione delle riacutizzazioni respiratorie è uno degli obiettivi principali della gestione della BPCO, nella stessa revisione gli autori notano che gli effetti della riabilitazione polmonare sul numero di riacutizzazioni non è stata direttamente valutata in nessuno degli studi inclusi, mentre spesso viene esaminato l'utilizzo delle risorse di assistenza sanitaria. La riabilitazione polmonare non presenta effetti statisticamente significativi sul numero di ricoveri rispetto al trattamento medico standard. Inoltre, non è stato trovato una modificazione del numero di visite al pronto soccorso dopo la riabilitazione polmonare; tuttavia, è stata osservata una significativa diminuzione del numero di giorni di ospedalizzazione. Tutti questi dati comunque sono riferiti a pazienti BPCO moderati. Nei pazienti con BPCO lieve, il ruolo della riabilitazione polmonare nel prevenire esacerbazioni e la sua gravità non è chiaro. Ciò è dovuto principalmente alla mancanza di studi, ma probabilmente è dovuto anche alla realizzazione di programmi di riabilitazione polmonare con regimi di allenamento diversi e quindi diversi effetti di intensità. Questa revisione sistematica suggerisce che i pazienti con BPCO lieve potrebbero trarre beneficio dalla riabilitazione polmonare nell'ambito della gestione della loro malattia: tuttavia, gli studi sono ancora insufficienti e andrebbero implementati. Lo studio della Jácome presenta dei limiti evidenti (scarsa numerosità del campione, non randomizzato e controllato), ma inserisce alcuni buoni spunti per la progettazione di futuri studi con popolazioni più ampie e soprattutto ci suggerisce che si può allargare l’orizzonte terapeutico nell’ambito riabilitativo nei pazienti con BPCO.

Bibliografia

  1. Altenburg WA, De Greef MHG, Ten Hacken NHT, Wempe JB. A better response in exercise capacity after pulmonary rehabilitation in more severe COPD patients. Respir Med 2012;106:694–700.
  2. Zanini A, Chetta A, Gumiero F, et al. Six-minute walking distance improvement after pulmonary rehabilitation is associated with baseline lung function in complex COPD patients: a retrospective study. Biomed Res Int 2013;2013:483162. doi: 10.1155/2013/483162. Epub 2013 Dec 18.
  3. Jácome C, Marques A, Pulmonary rehabilitation for mild COPD: a systematic review. Respir Care 2014;59(4):588-94.
  4. Chavannes N, Vollenberg JJ, van Schayck CP, Wouters EF. Effect of physical activity in mild to moderate COPD A systematic review.Br J Gen Pract 2002;52(480):574-578.
  5. Vestbo J, Hurd SS, Agustí AG, et al. Global strategy for the diagnosis, management, and preventionof chronic obstructive pulmonary disease. Am J Respir Crit Care Med 2013;187(4):347-365.
  6. Shrikrishna D, Patel M, Tanner RJ, et al. Quadriceps wasting and physical inactivity inpatients with COPD. Eur Respir J 2012;40(4):1115-1122.